PORDENONE – Mercoledì 2 ottobre, il movimento Forza Nuova è tornato a far sentire la propria voce in piazza a Pordenone, avviando il primo giorno di raccolta firme per una petizione focalizzata sulla sicurezza nella città. Tra i militanti era presente anche il noto “Duce di Sequals”, Ferdinando Polegato.
Il degrado urbano e le sue conseguenze
Il problema del degrado urbano, caratterizzato da risse, spaccio di droga e furti, è diventato un tema di crescente preoccupazione per la comunità. Famiglie e commercianti lamentano una situazione che ha costretto molte attività a chiudere, rendendo alcune aree meno attrattive rispetto al passato. Le vie di Pordenone, un tempo vivaci, sono ora considerate rischiose e poco invitanti.
La petizione per un cambiamento
La petizione proposta da Forza Nuova si articola su punti chiave per affrontare la situazione attuale. In particolare, prevede:
- Nessuna tolleranza nei confronti della droga.
- Sostegno ai commercianti italiani, che si trovano in difficoltà a causa del clima di insicurezza.
- Presenza costante della cittadinanza autoctona nelle piazze e strade più problematiche.
- Iniziative culturali e popolari volte a ripristinare l’ordine in zone colpite dal caos.
L’impegno della comunità
La raccolta firme è iniziata con slancio, con decine di adesioni già registrate. Gloria Callarelli, responsabile per il Friuli Venezia Giulia, ha dichiarato: “Le porteremo presto al sindaco e alla politica locale per sottolineare come la quiete sia stata compromessa in Italia, anche nella tranquilla Nordest. Questo è avvenuto a causa di chi fa politica non per il bene del popolo, ma per seguire i diktat di Bruxelles e le lobby a stelle e strisce, che spingono per distruggere l’economia locale e per far arrivare masse di stranieri irregolari, che non hanno alcuna intenzione di integrarsi con le nostre tradizioni”.
L’iniziativa di Forza Nuova evidenzia il crescente malcontento di una parte della popolazione nei confronti della gestione della sicurezza e del degrado urbano. La petizione rappresenta un tentativo di mobilitare la comunità per ripristinare la tranquillità e la sicurezza a Pordenone, in un momento in cui il supporto dei cittadini è più che mai necessario.
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