Lastre in plexiglas di differenti colori, che tracciano lo spazio frammentario e frammentato delle città contemporanee, una realtà che viene esperita e indagata attraverso immagini e skylines riportati in trasparenza. Sono esposte alla Galleria Planetario di Trieste, per la personale di Francesco Candeloro “Fuori Tempo”, visitabile fino al 15 dicembre, tutti i giorni feriali, con orario 11.00/13.00 – 17.00/19.00 (in via Fabio Filzi, 4 – primo piano).
Alla Planetario – nel segno del suo percorso artistico e culturale profondamente contemporaneo proposto da Livio e Clara Radin – si possono ammirare una serie di opere che generano, attraverso l’incontro con la luce, luminosità cromatiche evanescenti. Visioni di vissuto, di frammenti quotidiani, di vita, che caratterizzano l’originale lavoro di Francesco Candeloro.
Tra queste, alcune istallazioni che originano da un progetto nato a seguito di un percorso di viaggio durato cinque anni, durante i quali, attraverso l’osservazione “dal vero” e la conseguente raccolta di immagini e appunti, l’autore ha ricostruito “percettivamente” le peculiarità di alcune città geograficamente distanti tra loro. Immagini di Seoul, Londra, New York, Venezia, Monaco, Napoli e Lisbona, frammenti di queste città, riprodotte in lastre di plexiglas di diversi colori unite a una seconda lastra, distante circa 10-20 cm, tagliata al laser e ripetuta in dimensioni diverse per far sì che lo sguardo si soffermi su una forma comune, facendola così diventare segno focale. Le coppie di lastre salgono verticalmente ricreando una strada, una piazza, un vicolo, un viale: luoghi distanti tra loro capaci di raccontare al visitatore di momenti vissuti, di unire visivamente luoghi, colori e temperature, forme che si identificano e corrispondono a ogni posto, segni che creano il luogo: la Città delle Città.
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