Spegnere la fiamma tricolore o lasciarla divampare ancora? Fratelli d’Italia si interroga sul proprio simbolo
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha acceso la discussione all’interno di Fratelli d’Italia riguardo al futuro del simbolo del partito. Ciriani ha dichiarato che, guardando al futuro, potrebbe essere necessario spegnere la fiamma tricolore, simbolo ereditato dal Msi. Queste parole hanno scatenato un ampio dibattito interno nel partito, con molti che si interrogano sul motivo delle dichiarazioni di Ciriani, noto sostenitore di Giorgia Meloni, pubblicate dal ‘Foglio’ ma frutto di un’intervista rilasciata a Stresa venerdì scorso: “Ha lanciato il sasso nello stagno su input della premier per vedere l’effetto che fa” o è stata una “uscita a titolo personale?”.
Ciriani accende il dibattito
Il tema ha diviso le opinioni. Alcuni considerano le parole di Ciriani come una mossa tattica da non prendere troppo sul serio, mentre altri vedono la questione come un’opportunità per affrontare il dibattito sulla fiamma tricolore in modo serio e definitivo. Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, intervistato dall’Adnkronos, si schiera tra coloro che sono contrari allo spegnimento della fiamma: “La fiamma tricolore è un simbolo vincente con una lunga storia, che rappresenta l’identità del partito. Molti italiani hanno votato per noi anche per questo simbolo, quindi non vedo motivo di cambiarlo”.
Rampelli contrario
Rampelli ricorda che Fratelli d’Italia è nato senza la fiamma, ma è stata successivamente aggiunta per preservare l’identità del partito. Anche il senatore Roberto Menia difende la fiamma tricolore come simbolo della sua vita e del partito. Tuttavia, ci sono esponenti di spicco del partito che si aprono a una possibile modifica del simbolo, come il presidente del Senato Ignazio La Russa, che nel 2012 presentò un vessillo di Fdi senza la fiamma. Il dibattito è aperto anche tra i membri del partito, con diverse posizioni espresse dai vari esponenti.
Cosa guadagna e cosa perde il partito
In vista di un possibile cambiamento del simbolo di Fratelli d’Italia, sorge la domanda su cosa il partito potrebbe perdere o guadagnare con l’addio alla fiamma tricolore. Gabriele Maestri, esperto di simboli di partito, sostiene che i militanti più anziani potrebbero sentirsi privati di un simbolo importante, ma difficilmente abbandonerebbero il partito per questo motivo. Al contrario, i nuovi simpatizzanti potrebbero apprezzare un simbolo più moderno e contemporaneo. Il futuro del partito è ancora incerto, con diverse opinioni in gioco sulla questione.
La figlia di Almirante attacca
Giuliana de’ Medici Almirante, figlia del leader storico Giorgio Almirante, critica coloro che vogliono eliminare la fiamma tricolore dal simbolo di Fdi. Secondo lei, la fiamma rappresenta l’eredità e l’identità del partito, e spegnerla significherebbe voltare le spalle alla storia e alle radici del movimento. La discussione sul futuro del simbolo di Fratelli d’Italia si fa sempre più accesa, con posizioni contrastanti all’interno del partito e delle figure di spicco.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni