TRIESTE è il palcoscenico della Giornata nazionale per il sì alla donazione degli organi, dei tessuti e delle cellule, un evento che riconosce e celebra il lavoro fondamentale della sezione locale dell’Aido (Associazione Italiana Donatori di Organi). Questa manifestazione si svolge in tre giornate e rappresenta un importante traguardo, sia per la regione Friuli Venezia Giulia, che continua a essere la prima in Italia per numero di donatori e trapianti, sia per il sistema sanitario locale che supporta queste iniziative.
Un riconoscimento significativo
L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha aperto l’incontro presso il Palazzo della Regione, sottolineando l’importanza di questa manifestazione e l’eccezionale operato di Aido. Ha affermato che “il fatto che la Giornata nazionale si tenga quest’anno a Trieste è un riconoscimento importante del lavoro che la sezione locale dell’Aido fa insieme al nostro sistema professionale”. Questo attestato di merito evidenzia non solo l’impegno della comunità, ma anche i risultati tangibili ottenuti in termini di trapianti e donazioni.
Nel corso del 2024, la regione ha già registrato 108 trapianti: 34 di fegato, 24 di cuore e 50 di rene. Riccardi ha espresso fiducia nel superare il dato del 2023, che ha visto 116 trapianti, poiché mancano ancora tre mesi alla fine dell’anno. Questo trend positivo non fa altro che confermare l’efficacia delle politiche di sensibilizzazione e promozione della donazione.
La cultura del dono
Durante il suo intervento, Riccardi ha espresso una “particolare gratitudine all’Aido nazionale di aver fatto la scelta del Friuli Venezia Giulia come territorio esemplare”. Ha evidenziato che “la cultura del dono fa parte della cultura dell’approccio al servizio sanitario pubblico”, sottolineando come questa sia un’alleanza tra le persone, un gesto che ha la capacità di salvare vite.
La realtà attuale in Italia, con 7.860 persone in attesa di trapianto, mette in evidenza l’urgenza e l’importanza della donazione. L’Aido, che conta quasi un milione e mezzo di soci, ha come obiettivo principale quello di promuovere la cultura della donazione, favorire la conoscenza di stili di vita che possano prevenire l’insorgere di patologie e raccogliere dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione. Grazie a strumenti innovativi come DigitalAido, i cittadini possono esprimere il loro consenso in modo facile e veloce.
L’importanza dell’accesso alle cure
Riccardi ha anche menzionato la necessità di un impegno culturale mirato per affrontare le sfide attuali del sistema sanitario. “La cultura che diffonde Aido è fatta di responsabilità e di generosità: un bel contributo al cantiere che dobbiamo aprire ora – ha rilevato – quello dell’accesso appropriato alle cure del sistema sanitario pubblico”. Questo richiamo alla responsabilità è essenziale, soprattutto considerando che l’aumento del 44% delle prescrizioni negli ultimi quattro anni impone uno sforzo mirato per riconoscere i reali bisogni di chi richiede assistenza e chi, al contrario, sfrutta in modo inappropriato il sistema.
Le voci del settore
All’avvio ufficiale della Giornata nazionale Aido hanno partecipato figure di spicco del settore, tra cui la presidente nazionale Flavia Petrin, la presidente regionale Marilaura Martin, il direttore della Rete nazionale trapianti Giuseppe Feltrin (collegato in video) e il direttore del Centro regionale trapianti Roberto Perissutti. Quest’ultimo ha ribadito l’importanza della donazione di organi, tessuti e cellule a qualsiasi età, evidenziando come ogni gesto possa contribuire a salvare vite.
Un anniversario significativo
Non si può dimenticare che nel 2023 l’Aido ha festeggiato il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione, segnando un record con 2.000 donazioni nello stesso anno in cui l’Italia ha registrato il numero più alto di trapianti eseguiti, pari a 4.000. Questo successo è un chiaro segnale dell’importanza crescente della cultura della donazione nel nostro Paese e della necessità di continuare a investire in iniziative di sensibilizzazione.
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