Nella mattinata di oggi 16 ottobre 2020 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pordenone hanno eseguito le ordinanze disposte dal GIP di Udine, Dr. Daniele Faleschini Barnaba, una di custodia cautelare in carcere a carico del cittadino albanese P. D., classe 1992, già ristretto presso la casa circondariale di Treviso, e due degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di B. R., classe 1999 e di C. M., classe 1993.
Il nuovo provvedimento restrittivo sostituisce i precedenti e si inquadra nelle risultanze investigative dei militari dell’Arma per le quali l’Autorità Giudiziaria ha concordato pienamente disponendo le misure cautelari per i furti commessi 1 a Martignacco (UD), 1 a Conegliano (TV), 2 a San Vendemmiano (TV), 1 a Porcia (PN), 1 a Brugnera.
Gli ulteriori accertamenti svolti dagli investigatori hanno di fatto evidenziato che gli attrezzi rinvenuti e sequestrati dai Carabinieri erano stati già utilizzati per una decina di furti commessi tra le Province di Udine, Pordenone e Treviso nelle sere tra il 4 ed il 6 ottobre u.s.. Ed infatti questo particolare era coinciso con le informazioni acquisite dalla Sezione Radiomobile il cui personale aveva notato ed annotato un noto pregiudicato della zona in compagnia di altri 2 soggetti, uno dei quali era risultato essere il cittadino albanese.
Da questa segnalazione dei Carabinieri della Radiomobile era partita l’organizzazione di dispositivi potenziati e dedicati alla prevenzione e repressione dei reati predatori, con l’ausilio dell’unità cinofila fatta giungere da Torreglia (PD), in atto la durante le ore notturne di quei giorni che poi aveva portato al blocco dei tre rei ed al loro fermo di P. G.
Continuano, inoltre, le operazioni per il riconoscimento dei vari preziosi rinvenuti e sequestrati durante l’operazione dai Carabinieri; in questi ultimi giorni anche la vittima del furto commesso a Brugnera (PN) ha potuto rivedere i suoi monili rubati e presto ne potrà rientrare in possesso.
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