Il Canada si prepara ad assumere la presidenza del G7 in un momento di crisi politica senza precedenti
Il Canada si appresta a raccogliere dall’Italia il testimone della presidenza di turno del G7 nel mezzo di una crisi politica che non ha precedenti nella storia recente del Paese nordamericano, da tempo un esempio di stabilità. Il governo di Justin Trudeau, il più longevo tra i leader delle sette potenze economiche a livello mondiale, è fortemente messo in discussione. La situazione è così critica che durante il summit in programma a Kananaskis, nello Stato di Alberta, dal 15 al 17 giugno, potrebbe essere presente un nuovo premier ad accogliere i capi di governo.
Le critiche di Trump nei confronti di Trudeau
Secondo la Cnn, il premier Trudeau, al governo da nove anni, potrebbe dimettersi all’inizio del 2025, aprendo la strada alla nomina di un nuovo premier liberale o a elezioni anticipate. I sondaggi indicano che il Partito Liberale di Trudeau è indietro di 20 punti rispetto ai conservatori. La perdita di fiducia nei confronti di Trudeau si estende non solo alla maggioranza dei canadesi ma anche a molti membri del suo stesso partito.
Le preoccupazioni per l’inflazione e l’immigrazione pesano sulla popolarità del governo canadese, ma la crisi politica è stata accelerata dalle minacce di dazi del 25% sulle merci importate negli Stati Uniti fatte da Donald Trump. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha rivolto pesanti critiche al suo vicino Trudeau, lamentando il deficit commerciale e suggerendo addirittura l’idea di far diventare il Canada il “51esimo Stato” americano.
Le dimissioni della ministra delle Finanze e le tensioni interne al partito
La tensione politica in Canada è aumentata ulteriormente con le dimissioni della ministra delle Finanze Chrystia Freeland, braccio destro di Trudeau, che ha espresso disaccordi sul modo di gestire le minacce di dazi da parte degli Stati Uniti. Queste dimissioni hanno provocato una reazione negativa da parte di Trump, definendo il comportamento di Freeland “tossico”. Le tensioni interne al partito di Trudeau stanno diventando sempre più evidenti.
La situazione critica di Trudeau
Secondo la Bbc, Trudeau sta vivendo una delle peggiori settimane della sua carriera politica. L’opposizione interna al suo partito si sta consolidando, con il leader del Nuovo Partito Democratico che ha espresso l’intenzione di votare a favore di una mozione di sfiducia. Se le opposizioni voteranno compatte la sfiducia, Trudeau potrebbe vedersi costretto a convocare nuove elezioni. Nonostante la pressione, Trudeau non ha ancora manifestato l’intenzione di dimettersi, ma il suo futuro politico è incerto.