LENDINARA (ROVIGO). Una recente operazione condotta dalla Tenenza di Lendinara e dal Gruppo di Rovigo della Guardia di Finanza ha portato alla luce una significativa frode nel commercio di gasolio. Quest’azione è il risultato di una complessa indagine caratterizzata da un elevato livello tecnico.
Scoperta di gasolio non conforme alle normative
Le indagini, focalizzate su un distributore stradale nell’alto Polesine appartenente a un’importante catena commerciale, hanno rivelato che il gasolio venduto non era conforme alla normativa vigente. I campioni prelevati e analizzati dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Venezia hanno mostrato un punto di infiammabilità inferiore al limite previsto dalla normativa UNI EN ISO 590.22.
Conseguenze legali e sicurezza pubblica
Di fronte a questa scoperta, l’Autorità Giudiziaria è stata informata per l’ipotesi di reato di frode in commercio, e il titolare dell’impianto è stato denunciato. La Procura della Repubblica di Rovigo ha inoltre richiesto il sequestro di oltre 18.000 litri di gasolio.
Rischi per la sicurezza e l’ambiente
Il Punto di infiammabilità del carburante è la temperatura più bassa alla quale, in presenza di ossigeno e innesco, si dà luogo alla combustione. Nel caso in esame, i vapori si sarebbero formati a una temperatura più bassa del consentito (55° C fissati per Legge) e quindi con una più facile infiammabilità del carburante (cd flash point). Un più basso punto di incendio del gasolio testimonia che il carburante potrebbe essere stato “allungato” con altre sostanze infiammabili e può esporre il serbatoio, se a contatto con una fiamma, a una facile accensione. Altri danni potrebbero essere arrecati ai motori degli automezzi, ma soprattutto un aumento delle emissioni inquinanti dei gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente.
Impegno della Guardia di Finanza
Questo intervento riflette l’impegno costante della Guardia di Finanza nel combattere l’economia illegale, tutelando gli interessi dei cittadini e preservando l’ambiente. L’operazione va anche a vantaggio della libera concorrenza e del mercato, proteggendo gli imprenditori che rispettano le regole.