UDINE – La gestione del Cimitero di San Vito a Udine sta suscitando preoccupazione e malcontento tra i cittadini che hanno scritto alla nostra redazione. In particolare nell’ultima segnalazione la famiglia Savio-Castellani ha recentemente sollevato gravi questioni riguardo alla manutenzione e alla comunicazione relative al cimitero “comune”, sollevando interrogativi sulla sensibilità e l’efficienza del servizio pubblico.
Problemi di manutenzione: erba alta e lampioncino divelto
Il primo problema evidenziato riguarda la manutenzione inadeguata del cimitero. “Nonostante un cartello indichi che i lavori di sfalcio sarebbero iniziati il 25 luglio, la situazione attuale racconta un’altra storia. Infatti, l’erba alta è ormai onnipresente e un lampioncino divelto rappresenta un ulteriore segnale di trascuratezza. La situazione rivela una poca attenzione verso un luogo di grande significato per molti cittadini”.
La cremazione
Ma il problema non si limita alla manutenzione. La famiglia Savio-Castellani ha denunciato una gestione inaccettabile delle comunicazioni riguardanti la cremazione di un proprio caro. I familiari hanno appreso casualmente della cremazione solo visitando il cimitero e chiedendo ai custodi comunali. Dopo una verifica, il personale ha comunicato, con un ritardo di 7 giorni, che l’urna era pronta e che era necessario definire una data per la tumulazione. Questo disguido è stato spiegato come una comunicazione errata tra uffici, che ha portato alla convinzione erronea che i resti non dovessero essere tumulati a Udine.
Risposta ufficiale
Contattati gli uffici comunali, è stato confermato che la cremazione era avvenuta il 20 agosto. Le autorità hanno attribuito il ritardo nella comunicazione a un errore e hanno aggiunto, con una nota di scarsa empatia, che “non possiamo chiamare 15 persone in una settimana”. Questo commento ha ulteriormente esasperato i familiari, che hanno visto nella risposta una palese insensibilità.
Richiesta di maggiore cura e attenzione
“Di fronte a tale situazione, non si richiedono solo scuse formali o inchieste interne, ma una reale riforma della gestione del cimitero e della comunicazione”. La famiglia Savio-Castellani e molti cittadini sperano che simili disguidi non si ripetano e che il cimitero venga mantenuto con maggiore cura e rispetto. Non si tratta solo di un luogo di sepoltura, ma di uno spazio carico di affetti, ricordi e sentimenti.
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