TRIESTE. Un’addetta di una società incaricata del recapito della posta nel rione di Servola, invece di consegnarla, la cestinava; in merito le indagini tese ad identificare il presunto autore si sono concluse.
Le indagini sono iniziate ai primi di luglio quando, a seguito di una segnalazione giunta alla Sala Operativa della Polizia Locale, il personale del Distretto di via Locchi accertava che un’operatrice addetta al recapito della posta nel rione di Servola, era stata vista gettare deliberatamente in un cassonetto dei rifiuti decine di buste chiuse e corrispondenza di vario tipo.
Gli operatori, una volta recuperata la posta dal primo cassonetto consistente in circa 40 buste chiuse, riviste e avvisi vari, decidevano di verificare se anche altri contenitori della zona potevano essere stati utilizzati dalla donna per disfarsi della corrispondenza; tale attività permetteva così di recuperare in un altro contenitore ulteriori 40 buste chiuse, altre riviste e cartoline varie.
Acquisiti nell’immediatezza gli elementi utili ai fini dell’identificazione della responsabile la nota informativa veniva trasmessa al Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale che contestualmente dava inizio a specifica attività d’indagine.
Una volta appurato che la società incaricata del recapito era una nota azienda italiana che si occupa di servizi postali, gli operatori identificavano una donna, M.C. le sue iniziali di 30 anni. quale autrice del gesto.
Alla donna, che nel frattempo è stata licenziata dall’azienda, è stato contestato il reato di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (Codice Penale, art. 616), fatta salva ogni altra decisione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
La corrispondenza rinvenuta nei cassonetti è stata riconsegnata al mittente che ha provveduto al reinvio ai legittimi destinatari allegando un biglietto di scuse per quanto successo.
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