TRIESTE – La Giornata dei Corregionali all’estero è stata celebrata oggi dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, in apertura dell’Assemblea legislativa. Bordin ha messo in luce il significato di questa giornata, che vuole rendere omaggio a chi ha emigrato con dolore e sacrificio, mantenendo un legame con la propria terra d’origine. Ha sottolineato anche che il Friuli Venezia Giulia è ora una realtà diversa e sana, capace di offrire molte opportunità di crescita.
Riflessioni sull’emigrazione
Anzil ha evidenziato che l’emigrazione è cambiata nel tempo; non è più solo una necessità, ma una scelta consapevole di molti giovani, attratti da prospettive di crescita che possono non essere disponibili in Italia. Questo fenomeno deve far riflettere le istituzioni, poiché la fuga di talenti rischia di compromettere il futuro della regione. Il presidente ha ringraziato le associazioni che mantengono vivi i legami con i corregionali all’estero, inclusi quelli di seconda e terza generazione, contribuendo a diffondere il messaggio che il FVG offre opportunità anche nel presente.
La presenza dei corregionali all’estero
La giornata ha visto la partecipazione di rappresentanti di sette associazioni dei corregionali all’estero, tra cui anche giovani neolaureati provenienti da Argentina, Stati Uniti e Australia, presenti a Trieste per uno stage. Il presidente dell’Associazione giuliani nel mondo, Giorgio Perini, ha ricordato che queste iniziative, sostenute dalla regione, rappresentano una compensazione per chi è stato costretto a lasciare la propria terra.
Franco Iacop, presidente dell’Ente Friuli nel mondo, ha evidenziato il ruolo fondamentale di queste associazioni nel mantenere viva l’identità della comunità friulana nel mondo. Ha auspicato un ritorno dei giovani emigrati, circa 3.000 all’anno, nel Friuli Venezia Giulia, con la speranza che le loro esperienze all’estero possano contribuire allo sviluppo della regione.
Un legame profondo con la terra d’origine
Gino Gregoris, presidente di Efasce, ha sottolineato l’importanza di questa giornata come anello di congiunzione tra le associazioni e la Regione. Giuseppe Petrei, presidente di Alef, ha ribadito che l’attaccamento dei corregionali all’estero aumenta proporzionalmente alla distanza dalla madrepatria.
Bruna Zuccolin, vicepresidente di Eraple, ha evidenziato il ruolo degli emigrati come ambasciatori del FVG nel mondo, sottolineando il loro impegno nel mantenere vive le tradizioni culturali e linguistiche. Mariano Zufferli, vicepresidente dell’Unione Emigranti Sloveni del FVG, ha parlato dell’importanza delle rimesse dei minatori delle valli del Natisone emigrati in Belgio e della loro potenzialità nel contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile.
Giovanna Colautti, componente del comitato di presidenza della Clape, ha raccontato la sua esperienza di giovane emigrata tornata in regione, sottolineando l’importanza delle associazioni nel consolidare i legami con la terra d’origine.
Un momento emozionante di riconoscimento
La mattinata ha culminato con la consegna del sigillo del Consiglio regionale ad Annamaria Marincovich, un’esule da Fiume emigrata in Argentina 72 anni fa. La sua testimonianza ha emozionato l’aula, descrivendo le difficoltà affrontate e l’importanza della comunità per mantenere viva la dignità e il senso di appartenenza.
L’assessore regionale Pierpaolo Roberti, chiudendo la giornata, ha sottolineato l’importanza di mantenere vivi i contatti con gli emigrati e le loro associazioni, ribadendo l’impegno della Regione a collaborare per il bene dei corregionali e di tutto il Friuli Venezia Giulia.