San Pietro di Feletto (TV), 25 maggio 2024 – Una sottile striscia rosa serpeggia tra i vigneti, vibrando con la passione di migliaia di tifosi e dipingendo le colline con un’emozione duratura. L’ultima curva, la strada si inerpica e diventa uno spettacolo verticale: è il Muro di Ca’ del Poggio, il trampolino di lancio della penultima tappa del 107° Giro d’Italia. È il settimo passaggio, dal 2009 a oggi, lungo la salita simbolo delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Un traguardo speciale sotto la pioggia
La tappa numero 20, che copre 184 chilometri dall’Alpago a Bassano del Grappa, raggiunge il Muro di Ca’ del Poggio all’ora di pranzo, sotto una pioggia battente. Nonostante gli ombrelli aperti, l’entusiasmo dei presenti brilla come se fosse un giorno di sole. Al suono di “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti, il gruppo, già frazionato, affronta la salita: Davide Ballerini e Lorenzo Germani sono in testa, con Andrea Vendrame tra gli inseguitori, mentre la maglia rosa Tadej Pogacar mantiene il controllo. I corridori pedalano intensamente, guardando verso l’asfalto che sembra portare al cielo, avvolti dalla magia del Muro di Ca’ del Poggio.
L’atmosfera unica del Muro di Ca’ del Poggio
Il Muro, lungo 1,1 km con una pendenza media del 12,3% e punte del 19%, sale fino a quota 242. Anche se siamo in collina, l’ambiente ricorda un tappone dolomitico. I primi tifosi arrivano all’alba: montano gazebo, preparano tavoli e accendono fuochi. Il profumo degli spiedi riempie l’aria fin dal mattino, creando un’atmosfera di festa popolare. Ogni albero e vigna è decorato con striscioni, foto e incitamenti. La strada diventa una tavolozza di colori, disegni e slogan.
Un tifo incandescente
Il tifo cresce gradualmente, nonostante la pioggia incessante, raggiungendo l’apice per il trevigiano Andrea “Joker” Vendrame. Reduce dall’impresa di Sappada, Vendrame è accolto da urla e applausi del fan club, che sfoggia striscioni e bandierine. Anche la mascotte Poggy, il leone in rosa, fa la sua prima apparizione al Giro, contribuendo all’entusiasmo generale.
Un evento simbolo del territorio
Per il Muro di Ca’ del Poggio, è il terzo passaggio del Giro d’Italia da quando le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono state riconosciute patrimonio Unesco nel 2019. L’evento diventa così una celebrazione del territorio e delle sue eccellenze. La Grande Festa Rosa, organizzata da Alberto e Marco Stocco, ha visto la presenza di ospiti illustri, tra cui il governatore Luca Zaia, che ha premiato la famiglia Stocco per i 30 anni di attività. Zaia ha elogiato il panorama di Ca’ del Poggio e la determinazione della famiglia nel creare un luogo così speciale.
Riconoscimenti e celebrazioni
Sono stati celebrati anche i 141 anni della Latteria di Soligo e l’impegno di Acqua San Benedetto, rappresentata da Enrico Zoppas. Eleonora Bottecchia, artista trevigiana, ha dedicato due Magnum di Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore DOCG al centenario delle imprese di Alfonsina Strada al Giro d’Italia e di Ottavio Bottecchia al Tour de France. La simpatica tappa della Tiramisù World Cup ha visto la partecipazione di Paolo Kessisoglu, il musicista Saturnino e il maestro del vetro Marco Varisco. Un ex aequo ha premiato le tre coppie di partecipanti, tra gli applausi di Zaia.
Solidarietà e sport
L’associazione “C’è Da Fare”, fondata da Kessisoglu per il sostegno psicologico agli adolescenti in difficoltà, ha ricevuto un assegno speciale di 10.000 euro, frutto di una raccolta fondi che ha coinvolto molte aziende del territorio. Kessisoglu, Varisco e altri amici sono partiti in bicicletta dall’Alpago, seguendo la carovana rosa fino a Ca’ del Poggio.
Verso la conclusione del Giro
Un muro di emozioni e di entusiasmo in una giornata indimenticabile. Ora tutti a Roma, dove la Città Eterna si prepara a celebrare Tadej Pogacar, il nuovo re del Giro. Grazie al Muro di Ca’ del Poggio, il Giro d’Italia in Veneto è più rosa che mai.
