FOSSÒ (VENEZIA) – Una mattinata, quella di ieri lunedì 13 novembre 2023, che si è aperta con un quadro raccapricciante per gli operai della zona industriale di Fossò in via V. strada. Già dalle prime ore del giorno, la routine è stata interrotta da una scoperta agghiacciante: una serie di chiazze di sangue hanno segnato il percorso quotidiano degli operai, davanti agli ingressi di note aziende, tra cui il noto tacchificio Coccato e la sede operativa di Dior. Le tracce di sangue rinvenute a solo 500 metri dal passaggio, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza, della Fiat Punto nera dei due giovani scomparsi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia da sabato.
Intervento dei Carabinieri e analisi Scientifiche
La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere: un’imponente presenza di carabinieri ha prontamente isolato l’area per consentire gli indispensabili rilievi. Esperti della scientifica si sono adoperati nella raccolta dei campioni, con l’obiettivo di condurre confronti DNA che possano fornire risposte immediate su questo inquietante mistero.
Ricerche approfondite: cani molecolari e droni
Per escludere scenari nefasti, come quello di un omicidio con conseguente occultamento di cadavere, l’area è stata esaminata scrupolosamente. L’utilizzo di cani molecolari e droni ha rappresentato un ulteriore passo verso la ricerca della verità, in un terreno dove ogni traccia può essere determinante.
Il caso della scomparsa di due studenti: coincidenze sospette
Nonostante la mancanza di conferme ufficiali, le coincidenze relative al caso della scomparsa degli studenti Giulia Cecchettin e Filippo Turetta sono troppo pressanti per non essere prese in considerazione. La vicinanza temporale e spaziale degli eventi, compresa la registrazione della Fiat Grande Punto di Filippo, aggiunge un grande peso alle indagini in corso.
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