ROMA, 10 OTTOBRE 2022 – Una due giorni immersiva, alla Maker Faire Rome – The European Edition, per entrare in contatto con imprese, università, scuole, centri di ricerca, e recepire pensieri, opinioni, esperienze e competenze da ogni parte del globo, dialogando grazie alla lingua universale dell’innovazione.
È ciò che hanno potuto vivere i ragazzi dell’ITS Malignani di Udine e dell’ITS Alto Adriatico di Pordenone, venerdì 7 e sabato 8 ottobre, grazie a COMET, il Cluster della Metalmeccanica FVG.
Maker Faire è riconosciuto tra i più importanti appuntamenti fieristici a livello europeo focalizzato sui temi della microelettronica. Un evento che riunisce più di 300 attori con i progetti più innovativi e avanguardistici: dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla scoperta del metaverso e della realtà aumentata, oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che esplorano l’intersezione tra arti, musica, scienza e tecnologia.
La visita dei due Istituti Tecnici Superiori friulani a Maker Faire Rome è un’iniziativa di COMET, nata nell’ambito del progetto Erasmus+ ECoVEM, di cui il Cluster della Metalmeccanica FVG è partner.
Si tratta di un progetto europeo volto a colmare il divario tra le competenze sul tema della microelettronica di studenti e lavoratori e le esigenze delle imprese, attraverso lo sviluppo di percorsi innovativi di formazione continua. Nello specifico, ECoVEM prevede la mappatura dei bisogni delle aziende nell’ambito della microelettronica e l’addestramento di professionisti esperti e altamente qualificati in microelettronica, attraverso l’avviamento di corsi di formazione concepiti ad hoc.
Commenta Saverio Maisto, direttore del Cluster che rappresenta in regione oltre 5000 imprese: “Proseguiamo le nostre attività volte ad accorciare la distanza tra il mondo dell’impresa e quello della formazione. Grazie a questa esperienza contiamo di coltivare in questi giovani la cultura dell’Open Innovation, della microelettronica e dell’industria 4.0. Essi sono il futuro del sistema produttivo regionale, ecco perché intendiamo accrescere la loro curiosità e la capacità di sviluppare idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche.”
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