GORIZIA – Un’onda di creatività sta attraversando Gorizia grazie al progetto Via della Creatività, che continua a catalizzare talenti provenienti da tutta Italia e non solo. Dal 30 aprile al 14 maggio, la città ospita una nuova sessione dedicata al cinema di genere, con particolare attenzione a Pier Paolo Pasolini. Questo ciclo di residenze artistiche, che rientra nel programma del PNRR Borghi, ha attirato diversi autori e registi in cerca di ispirazione, ognuno con il proprio progetto in fase di sviluppo.
Giallo e noir a Gorizia: i progetti dei registi in residenza
Fra gli ospiti della residenza, due figure di spicco sono la scrittrice e regista Eleonora Cao Pinna, proveniente da Londra, e lo sceneggiatore romano Vincenzo Pandolfi. I due autori, che stanno lavorando alla creazione di storie dal sapore thriller e horror, hanno trovato la giusta atmosfera nella Bottega delle Storie, un luogo che accoglie gli artisti in residenza. Eleonora Cao Pinna sta sviluppando il progetto “HERself”, un film che esplora le dinamiche dei social media attraverso un’atmosfera claustrofobica e grottesca. Il racconto segue le disavventure di una giovane artista che, intrappolata in un gioco psicologico sui social, subisce trasformazioni inquietanti, riflettendo sul narcisismo e le disuguaglianze sociali.
Vincenzo Pandolfi, invece, lavora su “Sessantaquattro”, un thriller psicologico ambientato nel mondo degli scacchi. La trama ruota attorno a Francesco, un maestro di scacchi cinquantenne che si ritrova coinvolto in una partita che lo costringerà a mettere in gioco non solo il suo regno sulla scacchiera, ma anche i segreti più profondi della sua vita.
Pier Paolo Pasolini e la fusione di cinema, poesia e danza
Accanto ai progetti thriller, la residenza ospita anche una riflessione artistica su Pier Paolo Pasolini, grazie al regista Mauro Conciatori. Il suo progetto “Solo l’amore conta – Pier Paolo Pasolini” intende esplorare il legame tra vita e morte attraverso un mix di cinema, poesia, pittura e danza. Utilizzando le poesie di Pasolini insieme ai testi di Bellezza, Merini e Montale, Conciatori crea una narrazione che dialoga con le opere di Giovanni Cerri e le architetture di Casarsa, paese natale di Pasolini. L’obiettivo è restituire un ritratto evocativo del poeta, lontano dalla visione agiografica, cercando di immergere lo spettatore in un’esperienza sensoriale completa.
La conferenza di restituzione: un incontro con la città
Il progetto di residenza si concluderà il 14 maggio con una conferenza pubblica a BorgoCinema, dove gli autori presenteranno i lavori sviluppati durante il periodo di residenza a Gorizia. Un’occasione imperdibile per scoprire in anteprima i progetti che daranno forma a nuove narrazioni e riflessioni sul cinema, la letteratura e l’arte visiva.