Quando si decide di posare il parquet nella propria casa, si opta per quello che, a ragione, può essere definito come un vero e proprio investimento. Numeri alla mano, questa tipologia di pavimentazione permette, oltre che di stupire gli ospiti per via della sua eleganza, anche di aumentare il valore dell’immobile del 5% circa.
Per questo motivo, soprattutto in un periodo come questo, che vede la questione immobiliare più che mai al centro dell’attenzione e la necessità di fare ritorno al mattone come bene rifugio, è importante prendersene cura.
Se c’è un contro di questa tipologia di pavimentazione, è legato proprio alla necessità di non trascurare la manutenzione. In questo articolo, parleremo in maniera specifica di pulizia, elencando strumenti, pratiche giuste ed errori da evitare.
Pratiche igieniche giornaliere
Ogni giorno, per eliminare la polvere dal parquet, è opportuno spazzare. Per perfezionare il risultato, ci si può aiutare anche con un panno antistatico, cercando di puntare su quelli di spessore maggiore, garanzia di durata nel tempo e di risultati soddisfacenti.
Si può usare l’aspirapolvere? Assolutamente sì! L’importante è che sia caratterizzato, tra i vari accessori, anche da una spazzola specifica per le pavimentazioni in legno.
In tutti e tre i casi, è importante procedere avendo cura di seguire la medesima direzione delle assi di legno. Così facendo, si riesce a eliminare la polvere in maniera davvero efficace, anche quando va a depositarsi negli interstizi.
La pulizia settimanale con l’aiuto del detergente
Una volta a settimana, è il caso di affiancare la pulizia con scopa, panno e aspirapolvere e integrare l’utilizzo di detergenti specifici. Sì, hai capito bene: non è il caso di scegliere prodotti generici. Il rischio, infatti, è quello di trovarsi con il parquet ricoperto da fastidiosi aloni.
Entrando nel vivo delle procedure di pulizia, è bene ricordare l’importanza di strizzare bene lo straccio. I ristagni d’acqua, infatti, sono un grosso problema per l’integrità del parquet, molto più della generale umidità dell’ambiente che ha spinto molte persone a evitare, in passato, di posare questa tipologia di pavimentazione in zone della casa come il bagno e la cucina.
Un approccio utile prevede il fatto di dividere idealmente il pavimento in diverse sezioni, concentrandosi su una per volta, pulendola, e passando alla successiva.
Una volta completato questo step, arriva il momento di dedicarsi all’asciugatura. Come gestirlo? In maniera molto semplice, ossia con il passaggio di un panno asciutto.
Come rimuovere le macchie dal parquet
Fino ad ora, abbiamo dato consigli per la pulizia del parquet senza tenere in considerazione problematiche particolari che, invece, possono insorgere. Un esempio su tutti? La macchia di vino. In questi casi, si può ricorrere a rimedi naturali come la soluzione acqua e aceto, facendo attenzione a includere, nel proprio smacchiatore home made, i due ingredienti in quantità uguali.
Si prende un panno morbido, lo si imbeve e si procede alla rimozione delle macchie, procedendo delicatamente. Solo così, infatti, si riescono a prevenire i danni alla vernica ad acqua che, nella maggior parte dei casi, ricopre la superficie del parquet, garantendogli protezione massima dai graffi.
Proprio per questo motivo, è cruciale bandire i prodotti abrasivi. Sì, i risultati, sul momento, potrebbero sembrare soddisfacenti. Il rischio, a lungo andare, è però quello di vedere il legno andare incontro a un fastidioso scolorimento.
Prevenzione
In tutto questo non va mai dimenticata la prevenzione, che passa dalla lucidatura con vernici consigliate dal produttore, dal togliersi le scarpe prima di entrare in casa, pratica igienica consigliata in generale, al mettere sotto le gambe delle sedie e dei tavoli dei feltrini, onde evitare graffi e abrasioni.
Periodicamente, è opportuno lamare il parquet e controllare le unghie degli animali domestici, optando per l’acquisto di un tiragraffi se si ha un gatto in casa.