I social sono un piccolo grande mondo. Ricco di opportunità, ma anche di pericoli: al 31 dicembre 2021 Instagram aveva superato 1 miliardo di utenti attivi, e oltre 500 milioni di utenti utilizzano la piattaforma ogni giorno. Profili che, quindi, non sono solo un album virtuale di foto ricordo, ma vere e proprie (preziose) banche dati che l’utente stesso fornisce al social al momento dell’iscrizione. Informazioni tanto preziose da diventare oggetto di hackeraggio da parte dei cybercriminali.
Tra i tanti cittadini che non sono riusciti a rientrare nel proprio profilo, c’è un volto noto nel nordest, Monica Bertarelli, giornalista professionista, conduttrice radiotelevisiva e Direttore del Consorzio Sappada Dolomiti Turismo. «Il mio account Instagram è stato hackerato una settimana fa», rivela la giornalista friulana che ha denunciato il furto di identità subìto sul suo profilo social. La Polizia postale ogni giorno è al lavoro su numerose segnalazioni di cittadini con lo stesso identico problema. Il furto dell’account (il profilo, l’identità) è un reato grave, da codice penale. Ci sono persone che rubano i dati per sfruttare il numero elevato di follower che possono fruttare ricchi guadagni («influencer» con 100mila seguaci possono guadagnare qualche migliaio di euro per ogni post) o semplicemente per accedere a operazioni consentite a chi è presente su Facebook e su Instagram o, ancora, per rivendere le informazioni rubate.
«È un fatto grave – racconta ancora la giornalista – perchè comporta un disagio pesante per tutti i miei contatti ed è una grave forma di violenza della privacy. Mi dispiace molto per tutte le persone che ne sono rimaste coinvolte. Ho provveduto a sporgere denuncia e spero che l’autore di questo gesto ignobile venga individuato presto». Gli utenti, conoscenti della Bertarelli, hanno ricevuto infatti in questi giorni – mediante il profilo hackerato – richieste di eseguire screenshot di un collegamento per “aiutare” la giornalista a ripristinare l’account. Si trattava in realtà di ulteriori operazioni di hackeraggio estesi alle “amicizie”. Dopo la denuncia-querela contro ignoti, si spera di poter identificare e perseguire il soggetto intrufolatosi nei suoi profili – del quale già vi sono apparentemente alcune tracce/indizi – e capire anche com’è possibile che qualcuno sia riuscito, così facilmente, a prendere il controllo del suo account, dei suoi contatti e dei suoi dati sensibili.
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