Nuova stagione, nuovi esperimenti, nuovi grattacapi da risolvere per Luca Gotti. Ma soprattutto, una serie di nuovi talenti da svezzare, far lavorare e man mano far sbocciare nel corso del campionato di Serie A 2021/22. Insomma, un leitmotiv a cui a Udine si è abbastanza abituati, almeno fin da quando il patron Pozzo ha implementato uno scouting di così ampia portata e gittata: ogni anno a Udine arrivano nuovi talenti, spesso sconosciuti ai più perchè provenienti da regioni o continenti poco battuti a livello calcistico, che poi si rivelano degli autentici fuoriclasse.
Molto spesso il secondo è meglio del primo. Un po’ come hanno segnalato le scommesse US Open, quando Medvedev ha battuto in finale il numero uno del mondo Nole Djokovic, che ormai si apprestava a vincere e sollevare il grande Slam ed è invece stato annichilito dal numero due del mondo. Un po’ come quando entrano i secondi portieri, al posto dei titolari, e riescono a realizzare una prestazione migliore di chi li ha preceduti, o addirittura a parare un rigore. Ecco, chi viene “dopo” spesso non è necessariamente peggiore del primo, ma ha semplicemente bisogno di tempo per crescere, affermarsi e dimostrare il proprio valore: questo ragionamento è proprio alla base del sistema Udinese che si sta vedendo anche quest’anno, con giovani talenti dalle grandi potenzialità pronti a esplodere, seppur piuttosto acerbi.
Partiamo da Lazar Samardzic, che ha già fatto guadagnare due punti fondamentali sul campo di La Spezia alla squadra di Luca Gotti. Arrivato dal Red Bull Lipsia per un costo inferiore ai quattro milioni di euro, l’austriaco potrà crescere e svolgere quei compiti qualitativi che negli ultimi anni erano proprietà di De Paul oppure del Tucu Pereyra. Mezzala o seconda punta, col suo mancino Lazar può illuminare i compagni con giocate e conclusioni, e può far fare un nuovo salto di qualità all’Udinese. Un grande gioiello pescato dalla proprietà Pozzo.
Brandon Soppy è l’altro nome che sta prendendo sempre più piede, dopo il bruciante esordio nella sfortunata sconfitta di Roma in cui ha messo a ferro e fuoco la difesa della Roma in poco meno di mezz’ora. Tecnica e fisico abbinati a una grandissima velocità di base per l’esterno francese arrivato dal Rennes, che nel corso della stagione dovrà in realtà guardare dalla panchina la titolarità di Molina, ma potrà comunque avere le sue chances soprattutto se dovesse continuare a crescere.
E poi Beto, il ritorno di Pussetto, un talento nostrano come Udogie, un centrocampista in crescita come Makengo, un prestito scuola Atletico Madrid come il difensore centrale Nehuen Perez. Luca Gotti dimostra da anni il proprio valore nel creare un contesto adatto ai calciatori giovani che via via continua a ritrovarsi in rosa. Anche quest’anno non sarà diverso, e anzi sarà più difficile dopo aver perso un’autentica guida tecnica come De Paul, passato in estate proprio all’Atletico Madrid. Ma l’allenatore è pronto a valorizzare i talenti arrivati a Udine, partendo proprio da Lazar Samardzic e Brandon Soppy: a Udine la fantasia è sempre al primo posto.
???? Il secondo tempo di #RomaUdinese
— Udinese Calcio (@Udinese_1896) September 23, 2021
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