Le cimici dei letti: un risveglio inaspettato
Le cimici dei letti sono tornate a infestare le case di coloro che viaggiano spesso, creando disagio e prurito con le loro punture notturne. Nonostante non trasmettano malattie agli esseri umani, le eruzioni cutanee causate dalle loro punture possono provocare fastidi e infezioni secondarie. Dopo essere state quasi eradicate negli anni ’60 grazie all’uso diffuso di insetticidi, tra cui il Ddt ormai proibito, le popolazioni di questi insetti succhiasangue sono tornate a crescere negli ultimi 20 anni.
La scoperta delle mutazioni di resistenza
In un nuovo studio, scienziati giapponesi hanno analizzato dettagliatamente i genomi di un ceppo sensibile e di una super cimice dei letti, resistente agli insetticidi in misura 20mila volte maggiore. Questa ricerca offre una visione più ampia delle mutazioni di resistenza di questi insetti e spiega i meccanismi che hanno permesso loro di sviluppare una tale resistenza.
Il team di ricercatori ha esaminato i genomi dei ceppi sensibili e resistenti provenienti dal Giappone, svelando che i ceppi resistenti avevano una resistenza quasi 20.000 volte superiore ai piretroidi, l’insetticida più utilizzato per combattere le cimici dei letti. Queste scoperte sono state pubblicate sulla rivista ‘Insects’ e rappresentano un importante passo avanti nella comprensione delle mutazioni di resistenza di questi parassiti.
Sequenziare un genoma è come risolvere un enorme puzzle, che può essere composto da milioni di pezzi. Utilizzando un metodo innovativo, i ricercatori hanno ottenuto una maggiore completezza nel sequenziamento dei genomi delle cimici dei letti, identificando geni chiave che codificano proteine legate alla resistenza agli insetticidi.
Questi risultati offrono la speranza di sviluppare strategie più efficaci per combattere le infestazioni di cimici dei letti e comprendere meglio come queste creature si sono adattate ai metodi di controllo tradizionali nel corso del tempo.