Da lunedì 20 dicembre si allungherà la lista delle regioni in zona gialla. Liguria, Veneto, Marche e provincia autonoma di Trento si affiancheranno a Calabria, Friuli Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano.
In pratica sei regioni passeranno il Natale in fascia gialla. È questo il quadro che emerge alla vigilia del monitoraggio settimanale dell’Iss in base al quale la cabina di regia deciderà gli eventuali cambi di colore delle regioni. Cambi cromatici senza impatto concreto nella vita dei cittadini (dal momento che le regole sono le stesse per la zona bianca e gialla, a parte l’obbligo di mascherina anche all’aperto) ma che preoccupano in quanto rivelatori di un aumento di pazienti Covid ospedalizzati.
Provincia autonoma di Trento, Liguria, Veneto e Marche hanno tutte numeri da zona gialla. Nel primo caso i ricoveri in terapia intensiva sono al 21% (una percentuale addirittura già da zona arancione) e sono a quota 17,6% nei reparti ordinari. Nel caso della Liguria le terapie intensive sono al 13,7% e il tasso di ospedalizzazione in area non critica è al 18 per cento. Ma anche il Veneto (la regione a più alta incidenza in Italia con 504 casi settimanali ogni 100mila abitanti), ha superato la soglia del 10% di terapie intensive occupate da pazienti Covid (siamo al 15%) nonché quella del 15% nei reparti ordinari (siamo al 16 per cento) che segna il “downgrade” in zona gialla.
Nelle Marche, infine, i ricoveri in terapia intensiva sono al 16,7 per cento (dato cabina di regia). E sono saliti oltre il limite (15,6%) quelli in area non critica. Sarà la cabina di regia venerdì 17 dicembre a certificare il cambio di colore per queste quattro regioni a partire da lunedì.
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