La fornitura di mine antiuomo all’Ucraina: una mossa controversa
L’Amministrazione Biden, dopo le minacce nucleari di Putin, ha autorizzato la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina. Questa mossa, rivelata dal Washington Post, è stata descritta come un modo per rafforzare le difese di Kiev contro l’avanzata delle truppe russe. Tuttavia, la decisione non è stata esente da critiche, soprattutto per i potenziali rischi per i civili.
La preoccupazione Usa e la fornitura di mine
Secondo fonti del Post, l’Amministrazione Biden è preoccupata per gli attacchi russi contro le linee del fronte ucraine e ritiene che la fornitura di mine possa essere utile per contrastare l’avanzata delle truppe russe nel Donetsk. Le mine, progettate per autodistruggersi o diventare inattive, sono destinate ad essere utilizzate solo in territorio ucraino, con l’impegno da parte degli ucraini di non impiegarle in aree popolate. Tuttavia, gli esperti sollevano dubbi sulla sicurezza di questo tipo di armamenti.
Secondo una fonte, le mine sono progettate per contrastare gli attacchi russi nel Donetsk e contribuire a una difesa più efficace da parte delle truppe ucraine. La Russia ha intensificato le sue offensive nell’est dell’Ucraina, e le mine antiuomo sono considerate uno strumento per contrastare questa minaccia.
Zelensky: “Senza aiuti Usa perdiamo guerra”
Il presidente ucraino, Zelensky, ha lanciato l’allarme sulla possibile perdita della guerra contro la Russia se gli Stati Uniti dovessero interrompere gli aiuti, non solo militari. Zelensky ha sottolineato l’importanza dell’unità e della resistenza, ma ha ammesso che i mezzi a disposizione dell’Ucraina potrebbero non essere sufficienti per prevalere.
Secondo Zelensky, molto dipende dagli Stati Uniti e dal loro sostegno. Putin potrebbe essere disposto a porre fine al conflitto, ma il ruolo degli Stati Uniti è fondamentale per influenzare questa decisione e ridurre il costo delle risorse energetiche.
007 Seul: “Da Kim nuove armi alla Russia”
L’intelligence sudcoreana ha confermato l’arrivo di ulteriori forniture di armamenti dalla Corea del Nord alla Russia, tra cui obici e lanciarazzi multipli. Circa 11.000 truppe nordcoreane hanno completato l’addestramento nel nordest della Russia e sono state dispiegate nel Kursk, dove sono attive sulla linea del fronte.
Le truppe nordcoreane inviate in Russia hanno già partecipato a operazioni di combattimento, confermando il coinvolgimento attivo della Corea del Nord nel conflitto in corso.
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