La spada โa una mano e mezzaโ rinvenuta nellโarea adibita a bottega del fabbro durante il restauro dellโedificio che ospita il Comune di Monfalcone รจ uno tra i reperti piรน importanti esposti al Museo Medievale, inaugurato dal Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e dallโAssessore alla cultura, Luca Fasan, insieme alla Regione, con il video-saluto del Presidente, Massimiliano Fedriga, alla presenza di altre autoritร e della Soprintendenza.
โOggi raccontiamo il recupero delle nostre radici, che per noi rappresentano un grande valore, e lo facciamo restituendo alla cittร un pezzo importante della sua storia, che รจ la storia di tutti i suoi cittadiniโ – ha rilevato il sindaco Cisint.
โIl Museo Medievale non era previsto nel progetto di restauro del Municipio ma noi, nel 2018, abbiamo fortemente creduto in questa opportunitร e abbiamo presentato in Regione un progetto di fattibilitร tecnica economica per realizzarlo. Un progetto che รจ stato apprezzato e finanziato con 600.000 euro – ai quali sono stati aggiunti ulteriori 35.000 euro di fondi comunali – per creare un luogo che racchiudesse al suo interno cultura, storia e i simboli della nostra cittร .
Un viaggio nel tempo che spiega chi siamo stati, e che noi, con schiena dritta e spina dorsale, abbiamo voluto valorizzare perchรฉ sono le nostre radici che ci consentono di guardare al futuro. Monfalcone รจ cittร della cultura e per noi questa รจ una giornata importante, che abbiamo voluto ulteriormente esaltare offrendo la possibilitร , attraverso un open day, di scoprire e riscoprire le tante risorse storiche e culturali che Monfalcone ci regalaโ.
Unโarma dalla lunga lama, atta a essere brandeggiata con una mano a cavallo o con due mani a terra, in uso da parte della cavalleria pesante tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo e permetteva ampi e variegati attacchi di scherma.โจ
Gli scavi dellโarea archeologica โ direzione scientifica Luigi Fozzati e Marta Novello โ scavi Archeotest) per il restauro dellโedificio che ospita il Comune (RUP Enrico Englaro con la collaborazione di Fulvio Salvagno) hanno portato alla luce un vero tesoro della storia cittadina, rimasto per secoli sepolto sotto il pavimento dellโedificio. Sono emersi tratti delle fondazioni delle mura di cinta della cittร medievale e significativi resti dellโabitato del XIII-XVI secolo, con reperti archeologici in materiale ceramico e vitreo, metallo e osso, che ne documentano la vita quotidiana (strumenti di lavoro e di uso comune tra cui zappe, chiodi, monete, ceramiche di varia tipologia e foggia).
Grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la direzione scientifica della Soprintendenza Friuli Venezia Giulia (Simonetta Bonomi, Andrea Pessina, Antonella Crisma, Giorgia Musina, Marta Novello, Daniele Pasini, Micol Siboni e Paola Ventura), lโarea archeologica racconta, attraverso un efficace allestimento museografico (a cura di GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati), una pagina importante della storia di Monfalcone.
Le altre risorse storiche e culturali
Innalzata dai Patriarchi di Aquileia nel Medioevo sulle rovine di strutture tardo-antiche e in parte distrutta dalla Grande guerra, la Rocca di Monfalcone venne restaurata per cura della Soprintendenza tra il 1950 ed il 1955. Dal 30 marzo 1970 รจ sede del Museo Speleo-Paleontologico e dallโalto del suo possente torrione la vista si estende sulla cittร , il mare e la pianura, mentre di lato lo sguardo รจ protetto dai rilievi carsici, confermandone il ruolo di fortezza.โจโจ
Cittร murata fin dal 1838, Monfalcone oggi conserva resti delle mura innalzate dai Patriarchi di Aquileia, che risalgono al 1526, anno in cui era podestร Giovanni Diedo. La cittร murata comprendeva unโesigua parte del territorio e la popolazione di Monfalcone abitava per lo piรน i borghi. Era attraversata completamente da una via, lโattuale via S. Ambrogio. Le chiavi delle porte si conservano nel palazzo Municipale.
โจNel corso dellโOpen day, al MuCa-Museo della Cantieristica di Monfalcone รจ stata inaugurata la mostra Peripheral Memories, il progetto dellโAssociazione IoDeposito che reinterpreta la storia industriale del territorio attraverso le inedite prospettive di dieci artisti contemporanei internazionali con visita guidata speciale per le scuole e per le autoritร e la cerimonia di donazione delle opere di Neja Tomลกiฤ e Andreja Kargaฤin alla cittร e alle aziende che le hanno ospitate in residenza.
Il MuCa – unico museo italiano dedicato alla cantieristica – inaugurato nel 2017, con sede nellโex Albergo Operai, illustra oltre un secolo di storia: รจ un museo diffuso, che coinvolge il territorio in maniera diretta, non soltanto con il percorso interno allo spazio espositivo, ma anche con una serie di percorsi esterni nel villaggio di Panzano e di visite guidate allโinterno dello stabilimento Fincantieri, dove si possono ammirare alcune tra le piรน grandi navi da crociera in costruzione. Unico esempio di grande cantiere navale nel nord est dโItalia, ha notevole importanza anche sotto il profilo storico-testimoniale per il quartiere operaio cresciuto attorno alla fabbrica, significativo esempio di quartiere pianificato nellโepoca della seconda industrializzazione.
La Galleria Comunale dโArte Contemporanea ha ospitato una conferenza del curatore della mostra โDino, Mirko e Afro Basaldella. Destini paralleli e intrecciatiโ, prof. Davide Colombo, con la presentazione del catalogo dellโimportante esposizione.
La mostra, il cui progetto รจ nato dallโamore per il territorio e per le eccellenze che lo hanno caratterizzato, รจ stato voluta e promossa dal Comune di Monfalcone in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori e realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e con il supporto di diverse importanti realtร del territorio.
โจI tre fratelli Basaldella โ Dino (1909-1977), Mirko (1910-1969) e Afro (1912-1976) โ esordiscono insieme alla prima mostra della Scuola friulana dโavanguardia tenutasi a Udine nel 1928: una โgenerazione in rivoltaโ in nome del superamento delle istanze tradizionali. Da questo momento inizia una vicenda artistica che attraversa buona parte del Novecento, nutrita dalla dialettica tra unโorigine culturale e artistica condivisa, e le scelte individuali legate a una propria specificitร .โจAttraverso quattro sezioni e una parte documentaria, la mostra affronta alcuni nodi delle ricerche dei tre fratelli Basaldella grazie a un confronto serrato tra opere scultoree e pittoriche in cui emergono parallelismi e divergenze presenti nelle loro scelte poetiche e linguistiche.
Il Museo Medievale di Monfalcone sarร aperto al pubblico dal lunedรฌ alla domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e lunedรฌ, mercoledรฌ, venerdรฌ, sabato e domenica anche dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Per info e prenotazioni telefonare al numero 334 6000121 o scrivere una mail allโindirizzo:[email protected]