GORIZIA – “La situazione è complessa e abbiamo dovuto procedere con l’ulteriore evacuazione di alcune famiglie – tra cui una donna anziana e due bambini – a Jamiano, dopo quelle di ieri sera, nell’altra frazione di Doberdò del Lago, Sablici”: lo ha riferito all’ANSA il Prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, che sta seguendo in prima persona la situazione dell’incendio sul Carso divampato ieri mattina.
Non ci sono rischi per l’incolumità delle persone, ma sono a rischio alcune case praticamente quasi lambite dal fuoco: dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Gorizia si apprende che si registrano i primi danni a strutture e proprietà civili, con alcune auto distrutte dalle fiamme.
E’ stato anche spiegato che il fronte del rogo non è in diminuzione, ma spinto dal vento prosegue ad avanzare e a distruggere centinaia di ettari di bosco. Dal fondovalle si continuano a udire forti detonazioni: si tratta dello scoppio di residuati bellici.
Il Prefetto Ricciardi, in una riunione con gli amministratori locali, su consiglio dell’Arpa e dell’Azienda sanitaria, ha anche invitato i sindaci di Staranzano, Savogna d’Isonzo, Sagrado, Ronchi dei Legionari e Doberdò del Lago ad adottare la medesima ordinanza di Monfalcone, con obbligo di indossare la mascherina Ffp2 all’esterno e l’invito a non uscire di casa nelle ore notturne, quando il livello delle Pm10 si prevede si alzerà sensibilmente.
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