JESOLO. Nel corso della mattinata odierna gli agenti della Polizia locale del Comando di Jesolo hanno fermato due stranieri, residenti in Italia, ritenuti responsabili di un incidente verificatosi il giorno di Ferragosto in città. Gli operatori sono intervenuti al termine di un breve inseguimento lungo via Adriatico dove era stato predisposto un posto di blocco.
L’operazione era stata pianificata al termine di una rapidissima indagine che aveva consentito di individuare il veicolo ritenuto responsabile del sinistro avvenuto lo scorso 15 agosto, nonostante gli elementi a disposizione degli agenti fossero scarsi. Quel giorno due auto si erano scontrate lateralmente mentre percorrevano via Ceolotto, tuttavia solamente uno dei due guidatori si era fermato mentre l’altro si era allontanato.
Il primo aveva quindi allertato la Polizia locale fornendo i pochi elementi di cui disponeva per rintracciare il secondo veicolo. Attraverso questi dati e successivamente dall’analisi delle immagini ricavate dal Targa System, il sistema di controllo e lettura targhe posizionato in diversi punti della città e che in questi mesi sarà esteso ulteriormente, gli agenti della Polizia locale hanno identificato il veicolo, una Bmw Serie 1, monitorandone poi gli spostamenti. Il posto di blocco predisposto questa mattina aveva proprio l’obiettivo di intercettare il mezzo lungo via Adriatico.
All’alt intimato dagli agenti, tuttavia, il veicolo non si è fermato facendo scattare così l’inseguimento che si è concluso poche centinaia di metri dopo con l’intervento di 3 pattuglie.
I due uomini, un 21enne e un 19enne, sono stati fermati, identificati e sottoposti ai controlli di rito. I due dovranno rispondere dei reati di omissione di soccorso, fuga e resistenza a pubblico ufficiale. Il veicolo sul quale viaggiavano è stato sottoposto a sequestro.“Prima di tutto voglio rivolgere i miei complimenti agli agenti del Comando cittadino per aver portato a termine questa indagine non facile in tempi molto rapidi – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti -. Il messaggio che grazie a questa operazione lanciamo nuovamente è che chi commette dei reati a Jesolo, prima o poi, viene chiamato a rispondere delle proprie responsabilità. Il contributo portato dagli strumenti tecnologici come il Targa System, inoltre, conferma la bontà della decisione di aver investito nell’estensione del loro utilizzo andando a coprire tutte le vie d’accesso alla città”.
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