Com’è possibile che la povera Bruna Miani sia stata travolta da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in pieno giorno, in condizioni meteo ideali per guidare (cielo sereno, visibilità ottima, fondo stradale asciutto), in un tratto per di più a senso unico e in un punto frequentatissimo dai pedoni, appena fuori dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove non a caso vige il limite dei 50 km/h? Per rispondere a tutte queste domande e fare piena luce sul tragico incidente costato la vita all’ottantenne di Corno di Rosazzo il 3 novembre scorso, è stato disposto un doppio accertamento tecnico irripetibile dal Pubblico Ministero della Procura di Udine dott. Marco Panzeri, titolare del procedimento penale per il reato di omicidio stradale aperto a carico dell’automobilista investitrice, L. C., 29 anni, di Manzano, la cui vettura – non bastasse – è risultata anche senza assicurazione.
Il dramma si è consumato poco dopo le 9.30 in piazzale Santa Maria della Misericordia, all’altezza del fronte 15: la vittima era appena uscita dall’ospedale dove si era recata con il marito Giuseppe per una visita medica e stava aspettando l’anziano consorte che era andato a prendere la macchina al parcheggio. Quando l’ha visto arrivare gli è andata incontro e ha attraversato la strada, una carreggiata a senso unico di marcia, che poi conduce verso via Pieri, usando l’apposito attraversamento pedonale. E’ stato allora che l’indagata, alla guida di una Dacia Sandero, ha investito l’anziana, che è stata caricata sul cofano, ha sfondato il parabrezza ed è rovinata sull’asfalto dopo un volo di svariati metri. Bruna Miani inizialmente era cosciente ma i politraumi riportati nel terribile impatto, con l’auto prima e con la strada poi, erano troppo gravi e, nonostante il trasporto a tempo di record al Pronto Soccorso del confinante nosocomio e tutti i tentativi dei medici di salvarla, è spirata poche ore dopo al S. Maria della Misericordia. Sul posto per i rilievi sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Udine, unità operativa di Pronto Intervento e Sicurezza.
Un colpo durissimo per il marito e compagno di una vita Giuseppe, che peraltro ha assistito in diretta al tragico investimento, e per i due figli Alberto e Massimiliano: Bruna, che lascia anche due sorelle e che, nonostante l’età, godeva di ottima salute, aveva dedicato tutta la vita alla sua famiglia, di cui era ancora il “perno”. I familiari, per essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso il responsabile della sede di Udine Armando Zamparo, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che si è subito attivato per recuperare la documentazione del sinistro facendo così un’altra amara scoperta; la vettura condotta dall’indagata è risultata priva di copertura assicurativa, la polizza era scaduta da quasi due mesi, il che complicherà anche l’iter risarcitorio: bisognerà rivolgersi al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, che interviene in caso di veicoli non identificati o non assicurati, ma le cui procedure sono notoriamente molto più lunghe e complesse.
Il marito e i figli della vittima e Studio3A, tuttavia, hanno accolto con favore l’attenzione che la Procura di Udine sta dedicando al caso. Il dott. Panzeri ha già disposto due perizie, non solo quella autoptica ma anche quella cinematica finalizzata a ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità del sinistro mortale. L’incarico per effettuare questo secondo accertamento è stato conferito quest’oggi, lunedì 9 novembre 2020, alle 12.30, presso gli uffici della sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale in via della Prefettura, all’ing. Marco Pozzati: alle operazioni peritali, che saranno calendarizzate nei prossimi giorni, parteciperà anche l’ing. Iuri Collinassi, come consulente tecnico di parte della famiglia messo a disposizione da Studio3A. Martedì 10 novembre, alle 12.15, nello stesso luogo, quindi, il Sostituto Procuratore affiderà anche al medico legale dott. Lorenzo Desinan l’incarico di effettuare l’autopsia sulla salma della vittima per stabilire le cause del decesso e confermare che sia stato dovuto esclusivamente ai traumi causati dall’incidente: anche in questo caso Studio3A indicherà un Ct medico legale per conto dei familiari, il dott. Enrico Ciccarelli.
Una volta espletato l’esame autoptico, la Procura “libererà” la salma e i congiunti potranno finalmente fissare i funerali della loro cara, che si svolgeranno nella chiesa di S. Andrat del Judio, frazione di Corno di Rosazzo, e che saranno sicuramente molto partecipati, compatibilmente con le norme anti-Covid: Bruna Miani infatti era conosciuta e ben voluta da tutti nel suo paese e nel Cividalese dove risiedeva prima del matrimonio, anche per il suo impegno nell’Arte, la locale Associazione Ricreativa per la Terza Età, ai cui eventi ed iniziative partecipava regolarmente assieme al marito Giuseppe.
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