La lezione inaugurale del Corso di Storia dell’Arte 2021 ripercorre l’appassionante storia della Galleria del Cavallino, attiva a Venezia dal 1942 al 2003 con 1040 mostre al suo attivo.
Diretta da Carlo Cardazzo, diviene da subito luogo di cultura, punto di riferimento per tutti gli artisti e gli amanti dell’arte che dimorarono o sono transitati per la città lagunare.
Inizialmente la programmazione della Galleria si orienta su un doppio binario: presentare opere di qualità dei maestri dell’arte italiana, alcuni dei quali ancora non riconosciuti pienamente, e selezionare giovani artisti promettenti.
Durante gli anni Cinquanta la Galleria del Cavallino si conferma come la più importante attiva a Venezia con aperture di carattere internazionale.
Dopo la prematura scomparsa di Carlo Cardazzo, mancato nel 1963, la Galleria viene diretta, dal 1966, dai figli Paolo e Gabriella, con uno sguardo sempre attento alle nuove tendenze e alle sperimentazioni, soprattutto nel campo della video arte.
Dal 1997 il Cavallino si occupa del sistema dell’arte contemporanea e delle attività delle principali istituzioni deputate alla sua promozione, ovvero la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e la Fondazione della Bevilacqua La Masa.
Giovanni Bianchi
Laureato in Lettere a indirizzo storico artistico a Ca’ Foscari dove ha seguito i corsi di storia dell’arte contemporanea tenuti da Giuseppe Mazzariol.
E’ professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Padova.
Dal 1997 si occupa del sistema dell’arte contemporanea (artisti, esposizioni, spazi espositivi, committenza, critica, pubblico, con particolare riguardo all’area triveneta) e delle attività delle principali istituzioni deputate alla sua promozione quali la Biennale di Venezia e la Fondazione Bevilacqua La Masa.
Tra le sue pubblicazioni le monografie Un Cavallino come logo. Storia delle Edizioni del Cavallino di Venezia (Edizioni del Cavallino, 2007) e Gallerie d’arte a Venezia 1938-1948. Un decennio di fermenti innovativi (Cicero, 2010).
Ha dedicato le sue ricerche al Futurismo e ad altre avanguardie storiche, nonché ad artisti particolarmente rappresentativi sia della pittura che della scultura del Novecento.
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