Il presidente iraniano blocca con il veto la legge sul codice di abbigliamento
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha utilizzato il suo potere di veto per bloccare una legge che avrebbe inasprito le sanzioni per le donne che non rispettano il rigido codice di abbigliamento nella Repubblica Islamica. La questione è stata portata all’attenzione del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale, secondo quanto riportato dal giornale Hamashahri. Un consigliere del presidente, Ali Rabiei, ha dichiarato che la decisione è stata presa considerando le possibili conseguenze che la normativa potrebbe avere sulla società. Pezeshkian si augura che la legge possa essere modificata, dopo che il sito Iran International ha comunicato il rinvio ufficiale dell’attuazione della normativa sul velo a seguito di un messaggio inviato al Parlamento dal Supremo consiglio per la sicurezza nazionale.
Il Consiglio ha richiesto di fermare il processo di attuazione della legge controversa, al fine di permettere al governo di presentare un testo emendato al Parlamento. Nella versione attualmente approvata dal Parlamento e dal Consiglio dei Guardiani, sono previste multe elevate per le donne che non rispettano l’obbligo del velo, e sanzioni particolarmente severe per le figure di spicco, che vanno dal divieto di esercitare la professione al divieto di lasciare il Paese, fino alla confisca del 5% dei beni.
Il presidente aveva già espresso delle riserve nei giorni precedenti. È passato del tempo dalle proteste di massa in Iran, scatenate dalla morte di Mahsa Amini, una donna deceduta dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo. Solo ieri è emerso un altro caso, riguardante la cantante Parastoo Ahmadi, che è stata criticata per un’esibizione senza velo e con un abito scollato.