CORMONS – Gli incontri formativi e informativi come quello di oggi sono fondamentali per portare a conoscenza degli operatori del settore le realtà agricole che operano in Friuli Venezia Giulia, impiegando sistemi di irrigazione ad alta efficienza. Questo evento ha rappresentato un momento cruciale per comprendere e far comprendere i risultati di una specifica ricerca applicata sul campo, grazie all’esperienza diretta di alcuni imprenditori, sia per la parte viticola che per quella legata al cerealicolo.
L’importanza della gestione dell’acqua
Oggi più che mai, è essenziale rendersi conto che l’acqua non è solo un bene fondamentale, ma va gestita con oculatezza e utilizzando le tecnologie più recenti. Le metodologie di irrigazione devono essere efficienti, in grado di risparmiare e non sprecare questo prezioso bene. Lo ha evidenziato l’assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, durante il suo intervento a Cormons, negli spazi della Cantina produttori Cormons, al convegno dal titolo “La nutrizione idrico-minerale di precisione per il raggiungimento di produzioni superiori (vite e mais/soia)”.
Collaborazione e finanziamenti
L’incontro è stato finanziato dalla Regione nell’ambito della programmazione del “Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale” (Sissar) 2024, Sezione B “Consulenza e assistenza specialistica altamente qualificata per specifici settori produttivi”, con la collaborazione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) e dell’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi Fvg). Durante il convegno erano presenti numerosi imprenditori agricoli, tecnici ed esperti del settore, tra cui il presidente del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, Enzo Lorenzon, e l’imprenditore agricolo Andrea Tofful, che ha condiviso la sua esperienza con la micro irrigazione, evidenziando i benefici e la semplicità d’uso del sistema.
Affrontare il cambiamento climatico
I lavori della mattinata hanno affrontato anche il tema del cambiamento climatico, che comporterà un costante aumento delle temperature nei prossimi anni. Ci si aspetta un incremento del numero di giornate in cui il termometro supererà i 30 e i 35 gradi, con un reale rischio di deficit idrico, strettamente connesso allo stress termico, creando situazioni pericolose per le colture.
Obiettivo della giornata formativa
“La giornata formativa è stata organizzata proprio per aiutare gli agricoltori a capire come irrigare le loro colture e quando farlo, sfruttando le innovazioni del mercato”, ha rimarcato Zannier. “Dobbiamo impiegare il prezioso bene con efficienza ed efficacia, senza sprechi, ad esempio utilizzando sistemi di micro e sub irrigazione”.
Necessità di una nuova cultura irrigua
Nel ringraziare tutti i partecipanti, Zannier ha precisato che “l’intero sistema agricolo deve tenere in considerazione un dato ineludibile: oggi l’intera regione avrebbe necessità di irrigare, ma solo una piccola parte del nostro territorio è servita dai sistemi irrigui consortili”. Ha aggiunto che altre zone hanno diverse possibilità, mentre in alcuni casi c’è ancora molto da costruire. “Per garantire una disponibilità idrica sufficiente per tutti, è necessario utilizzare la stessa quantità di acqua impiegata oggi, ma con sistemi ad alta efficienza. Diversamente, non potremo pensare di trovare ulteriori risorse per soddisfare le esigenze di chi oggi quell’acqua non ce l’ha”.
La Regione ha investito diversi milioni di euro per contribuire alla trasformazione degli impianti, ma è altrettanto fondamentale che tutti gli imprenditori agricoli del Friuli Venezia Giulia, oltre 11.000, adottino una nuova cultura che preveda l’indispensabile inserimento di un tipo di irrigazione efficiente, un sistema che nei prossimi anni sarà assolutamente irrinunciabile.
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