“IRONMAN 70.3 è un evento di caratura internazionale che concentrerà l’attenzione di milioni di persone sui tre Comuni che insieme ospiteranno la manifestazione, vale a dire Jesolo, Cavallino-Treporti ed Eraclea. Si tratta di una prima volta per queste località, e proprio per questo sapevamo che avremmo dovuto fare i conti con un’organizzazione complessa la quale avrebbe comportato anche alcuni disagi. Ostacoli che, però, le tre amministrazioni stanno affrontando insieme con l’obiettivo di ridurre al minimo le scomodità e cogliere tutti i vantaggi possibili derivanti dalla presenza in città di migliaia di persone – dichiara l’assessore della Città di Jesolo, Flavia Pastò -.
Va innanzitutto chiarito che, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni attraverso i media locali, Jesolo non sarà inaccessibile. Le prime due sessioni saranno quelle di maggiore impatto sulla viabilità, ma l’inizio della prima, quella di nuoto, è prevista per le 8, e la conclusione della seconda, quella della bicicletta, intorno alle 13.
A quel punto gran parte delle strade inizieranno a liberarsi e resteranno inutilizzabili solamente quelle che gli atleti percorreranno con la terza e ultima sessione, quella di corsa a piedi, che ricalcherà grosso modo l’isola pedonale. Un disagio accettabile di fronte alla possibilità di ospitare uno dei più importanti eventi sportivi del mondo. Bisogna infatti tenere conto che IRONMAN 70.3 farà convergere a Jesolo, Cavallino-Treporti ed Eraclea circa 2 mila persone, provenienti da tutta Italia e da buona parte d’Europa, in un periodo dell’anno in cui l’estate è formalmente terminata, la stagione balneare sta andando verso la sua naturale conclusione e le attività rallentano il ritmo.
Tutto ciò considerando solamente questa prima edizione, condizionata purtroppo in qualche misura dalla pandemia, che arriva però al termine di una stagione in cui fortunatamente le tre città hanno registrato numeri da record, in certi periodi migliori anche del 2019. I disagi che domenica toccheremo tutti con mano, che ci siamo impegnati a contenere al minimo, vanno dunque inseriti in una prospettiva più ampia.
Su un piatto della bilancia possiamo porre questi problemi, ma dall’altro vanno indiscutibilmente messi i vantaggi, odierni e soprattutto potenziali. Se l’anno prossimo, quando gli effetti negativi della pandemia speriamo si staranno esaurendo, IRONMAN tornerà ad animare questo tratto di litorale veneziano, gli arrivi saranno almeno raddoppiati grazie alla partecipazione di tecnici, compagni di squadra e familiari. Ospiti che, non dimentichiamolo, potrebbero visitarci per la prima volta, innamorarsi dei nostri meravigliosi territori, e decidere di tornare per trascorrere le vacanze”.
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