Ci sono alcuni simboli, come ad esempio quelli presenti sulle carte, che sono noti a tutti, anche a chi nella propria vita non ha mai giocato: prendiamo ad esempio il Jolly.
Il suo significato, da molti limitato esclusivamente all’ambito dei giochi, ha in realtà molteplici sfumature: sicuramente quello più noto di vantaggio speciale concesso ad un giocatore, per indicare un’opportunità extra, ma anche quello usato metaforicamente per indicare qualcosa che può sostituirsi liberamente ad un’altra. Nelle compagnie teatrali, ad esempio, come anche in ambito lavorativo o sportivo, il jolly è colui che può svolgere più ruoli o mansioni avvalendosi di doti e competenze trasversali; in informatica, poi, i metacaratteri utilizzati nelle espressioni regolari vengono informalmente chiamati proprio jolly. Inutile, infine, negare che questa figura abbia anche beneficiato della notorietà di Joker, storico avversario di Batman, che per aspetto e personalità riprende proprio la figura del Jolly.
Per farla breve, e considerando i contesti di utilizzo quotidiano, è evidente che il Jolly è una risorsa vincente: può essere una persona, un’abilità, uno strumento, qualunque cosa sfoderabile nel momento giusto che possa fare la differenza.
E nei giochi di carte?
Per risalire alle origini del Jolly occorre fare un passo indietro nella storia e tornare al XV secolo e al gioco dei tarocchi: il matto rappresentava una carta molto importante in quanto poteva essere utilizzata in sostituzione di qualsiasi altra rompendo le regole e ricreandole a suo piacimento. Appariva come un uomo vestito in modo sciatto e singolare che sembrava da una parte evocare la povertà, dall’altra la follia. Le caratteristiche di questa figura erano principalmente quattro:
- Imprevedibilità: in senso buono o anche no;
- Irregolarità: un po’ come la famosa frase di un film “la prima regola è che non ci sono regole”;
- Paradosso: con la capacità di favorire molto spesso chi non sa giocare o lo fa male;
- Disordine: non avendo un proprio valore e significato può assumere quello che serve al momento.
Il jolly che tutti associamo, conosciamo e utilizziamo, ai giochi di carte appare poi negli Stati Uniti nel XIX secolo: la carta era inizialmente chiamata in diversi modi da “The Best Bower” a “The Little Joker” oppure “The Jolly Joker”, sino a rimanere semplicemente “Joker” in inglese (Jolly in italiano). Il giullare richiama due pensieri: da una parte l’idea di un’alternativa rispetto alle regole standard del gioco (se ci pensiamo era l’unica figura a corte che poteva permettersi di deridere il re senza conseguenze o, comunque, di comportarsi in modo estroso allontanandosi anche dalle regole e dalle etichette), dall’altra proprio la figura del matto nei tarocchi.
Al di là del suo utilizzo metaforico, anche nei casinò online è una figura ricorrente: nei giochi di carte come Scala Quaranta e Ramino, ma anche nei video poker e nelle slot machine.
Una cosa è certa: che sia nel gioco o nella vita avere un jolly in tasca è sempre il modo migliore per dare un risvolto inatteso e vantaggioso ad ogni situazione!