La famiglia di Ramy Elgaml: contro la violenza e la strumentalizzazione
La famiglia di Ramy Elgaml, il giovane egiziano residente in Italia da molti anni deceduto in un incidente lo scorso 24 novembre a Milano, si è espressa attraverso il loro avvocato Barbara Indovina riguardo agli atti di violenza verificatisi durante le recenti manifestazioni. La famiglia è profondamente turbata dal fatto che il nome di Ramy venga utilizzato come pretesto per atti di violenza.
La famiglia di Ramy desidera chiarire con fermezza la loro posizione riguardo agli eventi seguiti alla morte del giovane. La perdita di Ramy è un dolore immenso e insopportabile per loro e il loro unico desiderio è che la giustizia segua il suo corso senza strumentalizzazioni.
La famiglia condanna fermamente ogni forma di violenza e vandalismo verificatisi durante le manifestazioni recenti. Ritengono che il ricordo di Ramy debba essere un simbolo di unità e non di divisione o distruzione. L’appello della famiglia è rivolto a coloro che scelgono di onorare la memoria di Ramy affinché lo facciano in modo pacifico e costruttivo, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco.
Inoltre, la famiglia si dissocia da qualsiasi forma di utilizzo politico del nome di Ramy. Ramy era un ragazzo amato dalla sua famiglia e dai suoi amici e la famiglia non vuole che la sua figura venga strumentalizzata per fini estranei alla ricerca di verità e giustizia. La famiglia ha massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine e chiede a tutti di rispettare il loro dolore e unirsi a loro nella ricerca di una vera giustizia, senza odio, violenza o divisioni.