Con la presentazione della Multisettoriale 2025 l’Assessore Regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro ha annunciato importanti novità in materia di semplificazioni nei procedimenti e misure a favore dell’ambiente. L’intervento si concentra su diversi settori chiave, tra cui energia, difesa del suolo, risorse idriche e attività estrattive, con l’obiettivo di offrire soluzioni concrete a cittadini, imprese e territori.
Una delle principali novità riguarda le modifiche alla legge regionale 19/2012 in materia di energia, che recepiscono il nuovo Testo Unico sulle fonti rinnovabili. La Regione estende il procedimento autorizzatorio unico anche ai progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale, semplificando l’iter per la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Inoltre, viene introdotta la possibilità di integrare nel provvedimento di autorizzazione unica anche la concessione per l’uso delle acque, per evitare ritardi.
Un’altra importante novità è l’istituzione del Catasto regionale dei sinkhole naturali all’interno del Sistema informativo di difesa del suolo (Sids), un nuovo strumento per mappare e prevenire fenomeni geologici complessi a tutela della sicurezza pubblica.
Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, il ddl introduce una forte semplificazione amministrativa, con il direttore della struttura competente che avrà il compito di individuare gli interventi necessari, con riflessi positivi sui tempi di attuazione e sul trasferimento dei fondi ai Comuni. Inoltre, verrà definito un regolamento regionale per stabilire le priorità di intervento.
Altri importanti cambiamenti riguardano l’uso delle acque e le attività estrattive. La legge 11/2015 prevede che le concessioni potabili e irrigue scadute da meno di un anno possano essere rinnovate tardivamente con una procedura semplificata. Per le attività estrattive, sarà possibile richiedere nuove autorizzazioni al raggiungimento del 70% del volume scavato, mantenendo il vincolo sulla stessa sostanza minerale.
Infine, il provvedimento amplia l’utilizzo dei volontari ambientali agli enti gestori delle aree protette, consente il trasferimento ai Comuni delle quote di canoni energetici incassate fino alla definizione di ricorsi pendenti e prevede contributi per nuove condotte di raccolta delle acque meteoriche.
“Semplificazione, velocità decisionale e attenzione ambientale sono le direttrici che guidano il nostro lavoro”, ha concluso Scoccimarro.
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