PORDENONE – Perché è così importante “dare voce” alla poesia? La risposta arriva da grandi pensatori come Jorge Luis Borges, che sosteneva che la poesia vera non si può semplicemente leggere, ma deve essere pronunciata ad alta voce. Lo stesso concetto viene ripreso dal poeta Giuseppe Ungaretti, il quale affermava che è proprio la voce a dare forma definitiva al testo poetico, un testo che altrimenti rischia di essere offuscato dal silenzio della scrittura. A partire dalle prime settimane del 2025, riparte un progetto che, sebbene giovane, ha già conquistato tanti studenti delle scuole secondarie di secondo grado, insieme ai loro insegnanti. Si tratta di “Leggere la poesia (…ad alta voce)”, un’iniziativa proposta dalla Fondazione Pordenonelegge.it che quest’anno ha in serbo una novità importante: l’inserimento del dialetto, dando così una dimensione ancora più affascinante alla musica delle parole.
L’incontro tra poesia e dialetto: un nuovo orizzonte
Il progetto, che ha riscosso già un grande successo nelle scorse edizioni, quest’anno avrà come valore aggiunto l’esperimento linguistico del dialetto. “Dare voce alla musicalità del dialetto” è il cuore della novità. Come spiega Gian Mario Villalta, poeta e scrittore nonché direttore artistico di pordenonelegge, tutte le regioni italiane, tranne la Toscana, possiedono almeno un dialetto. Alcuni studenti parlano il dialetto in famiglia, altri lo capiscono e altri ancora non ne hanno esperienza, ma il dialetto resta una traccia vivente e potente della tradizione culturale di un luogo. Questo progetto offre l’occasione di riscoprire la bellezza e il valore del dialetto, riflettendo sul legame profondo che unisce lingua e identità.
Un’opportunità di crescita per gli studenti
Il progetto non si limita alla lettura della poesia, ma offre agli studenti un’opportunità di incontro con sé stessi e con gli altri attraverso la lettura ad alta voce. Leggere insieme una poesia significa ricercare la sintonia tra le parole scritte e le emozioni che queste suscitano, un’esperienza che permette di cogliere non solo il senso, ma anche l’intonazione, il timbro e la musicalità di ciascun verso. Come spiegava Vittorio Sereni, la poesia non si legge ma si vive, si convive con essa. Attraverso la lettura ad alta voce accogliamo la voce dei versi e la memorizziamo nel cuore, dove rimarrà indelebile.
Le lezioni propedeutiche: un primo passo per i partecipanti
L’edizione 2025 del progetto prevede due lezioni introduttive a cura di Gian Mario Villalta e Flavio Santi, poeti ed esperti che guideranno gli studenti nell’approfondimento dei motivi e delle tecniche per la lettura ad alta voce. Le scuole che parteciperanno potranno scegliere, con il supporto degli insegnanti, il testo poetico che desiderano leggere, mettendo in pratica le strategie suggerite durante le lezioni. Il risultato finale sarà una lettura ad alta voce che sarà registrata e inviata alla Fondazione Pordenonelegge per una selezione delle migliori letture. Durante l’edizione di Pordenonelegge 2025, queste letture saranno presentate in un evento pubblico, portando così la voce degli studenti in un contesto significativo e celebrativo.
Come partecipare al progetto
Le scuole che desiderano partecipare a questo entusiasmante progetto devono inviare la manifestazione di interesse entro il 6 febbraio 2025. La presentazione ufficiale del progetto avverrà via Zoom il 13 febbraio 2025 alle ore 17. Successivamente, a marzo, saranno inviate le due lezioni videoregistrate e le scuole avranno tempo fino al 30 maggio per inviare le tracce audio delle letture. Tutti i dettagli per la partecipazione saranno inviati alle scuole dopo la conferma della loro adesione.