Il 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, si chiude con 2.316.984 voti raccolti, una straordinaria espressione di coinvolgimento attivo e coesione sociale; la conferma che il programma, promosso da FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, rappresenta il più importante ed efficace strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela del patrimonio del Paese. All’adesione delle singole persone si è accompagnata infatti quella delle comunità: 196 registrate in tutta Italia, sotto forma di associazioni e comitati spontanei, ma anche Comuni e Parrocchie. Gruppi radicati sui territori, che hanno scelto il censimento del FAI per esprimere l’attaccamento ai luoghi, insieme all’urgenza di proteggerli e valorizzarli, riconoscendone in tal modo il valore identitario. In questa edizione sono ben 221 i luoghi – mai così tanti – ad aver superato la soglia minima di 2.500 voti che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto da oggi all’11 settembre, per sostenere progetti di restauro e valorizzazione culturale. Mai così tanti, inoltre, i luoghi che hanno superato i 10.000 voti, che si trovano in ben 13 diverse regioni: numeri da record, mai raggiunti in precedenza. Se ami i luoghi autentici e poco conosciuti, scopri anche i 10 borghi freschi e tranquilli del Friuli da visitare a giugno: un viaggio tra natura, storia e silenzi rigeneranti.
A vincere l’edizione 2024 del censimento con 72.050 voti è il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (AT), provincia per la prima volta sul gradino più alto del podio: un luogo strettamente legato alla figura di Don Bosco, che lo acquistò nel 1877 salvandolo dall’abbandono. I voti sono stati raccolti non soltanto sul territorio, ma anche nelle scuole salesiane in vari paesi del mondo, dall’India alla Colombia, dalle Filippine al Messico, in nome dell’attualità e dell’importanza dell’eredità educativa del fondatore. Al secondo posto la Fontana Antica di Gallipoli, 62.967 segnalazioni, uno degli emblemi culturali della città, per la quale si sono unite numerose realtà del territorio. In terza posizione si è classificata la Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro, una frazione di Lerici (SP) dove la piccola ma tenace comunità si è mobilitata e riunita per proteggereil proprio patrimonio culturaleriuscendo a raccogliere 47.012 voti (classifica completa su www.iluoghidelcuore.it).
La forza de “I Luoghi del Cuore” – un inedito viaggio in Italiafatto di province, borghi, chiese, luoghi di natura che raccontano la varietà e l’identità del nostro Paese – consiste nella capacità di innescare un decisivo sviluppo di politiche sociali ed economie locali, ponendo sotto i riflettori luoghi poco conosciuti o a lungo trascurati, contribuendo alla loro valorizzazione culturale e turistica e portando innovazione e nuova conoscenza. Ma il programma è ancheil mezzo per intervenire direttamente nel recupero di alcuni luoghi votati. Da quest’anno i contributi messi a disposizione per il sostegno ai progetti aumentano a 700.000 euro, ovvero 300.000 euro in più rispetto alle precedenti edizioni. I tre vincitori nazionali avranno diritto, rispettivamente, a 70.000, 60.000 e 50.000 euro, a fronte della presentazione al FAI di concreti progetti di restauro o valorizzazione culturale. Anche i luoghi che non hanno vinto, ma hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti,potranno aspirare al contributo – che sale fino a 50.000 euro – candidando un progetto al Bando. I progetti saranno valutati secondo nuovi criteri, sviluppati in base agli esiti della valutazione dell’impatto de “I Luoghi del Cuore” realizzata nel 2024 da Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, con l’obiettivo di generare positive ricadute culturali, economiche, sociali e ambientali di lungo termine e privilegiare le aree interne del Paese, dove reperire risorse è più difficile e il sostegno de “I Luoghi del Cuore” può dar vita a un vero e proprio welfare culturale.
“I Luoghi del Cuore del FAI e Intesa Sanpaolo nuovamente sorprendono, riconoscendo vincitore della sensazionale edizione 2024 un bene immateriale. Lo straordinario e sempre attuale messaggio educativo e civile di Don Giovanni Bosco è infatti al centro della vittoria del Santuario di Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato, che si è aggiudicato il podio del più popolare e amato censimento italiano dedicato al patrimonio culturale e naturalistico italiano. L’alto, nobile e attualissimo magistero di San Giovanni Bosco, fondatore della Congregazione dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice e padre dell’oratorio moderno, e la sua vigorosa e sorprendente attività sociale a sostegno dei giovani disagiati si incarnano nel Santuario di Nizza Monferrato, da lui acquistato e resuscitato dall’abbandono per farne la casa madre del suo ordine.
Al suo esempio di instancabile e civile educatore vogliamo dedicare questo dodicesimo censimento de I Luoghi del Cuore, non senza sottolineare come proprio l’educazione alla conoscenza e alla difesa del patrimonio sia lo scopo esclusivo della missione del FAI”, ha dichiarato Marco Magnifico, Presidente del FAI.
“Un traguardo importante di oltre 20 anni conferma la validità de ‘I Luoghi del Cuore’ un progetto identitario entrato ormai nella tradizione del nostro Paese: un appuntamento con la tutela del patrimonio legato ai territori italiani, un’esperienza collettiva e aggregante. Il sostegno di Intesa Sanpaolo, che prosegue dal 2004, è un impegno concreto per la salvaguardia di beni naturalistici, architettonici e artistici, ma soprattutto è un riconoscimento alla straordinaria capacità del FAI di coinvolgere e indirizzare i cittadini verso obiettivi virtuosi. Oggi festeggiamo insieme una nuova tappa con risultati in grande crescita”, commenta Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.
I numeri da record del 12° censimento denotano la solidità del ventennale programma del FAI, come dimostrano anche i 163 progetti finora sostenuti in tutta Italia, e raccontano come la concezione attuale di patrimonio comprenda una dimensione immateriale, quella delle persone e della loro identità legata al patrimonio culturale e paesaggistico. Una concezione che è parte fondamentale della missione del FAI e che si invera nel lavoro di cura e valorizzazione dei Beni di tutta Italia. Il programma “I Luoghi del Cuore” è una delle principali attività della Fondazione volte a dare voce al patrimonio a torto considerato minore, ricco di valori immateriali, e portarlo alla luce: ne è un emblema il vincitore dell’edizione 2024, il Santuario Nostra Signora delle Grazie, luogo simbolo di educazione, capace di aggregare e appassionare persone da un continente all’altro grazie alla portata universale dei valori che rappresenta.
Tante altre storie di comunità si incontrano scorrendo la classifica (approfondimenti sui primi dieci “luoghi del cuore” nel documento allegato): al quarto posto con 42.190 voti il Complesso di Santa Croce di Campese a Bassano del Grappa (VI), l’ex monastero presso il Canale del Brenta che ha festeggiato i 900 anni, segnalato al censimento con l’obiettivo di recuperare antiche testimonianze storiche, custodite nell’archivio, e renderle finalmente consultabili. In quinta posizione con 35.862 voti l’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina a Santo Stefano Quisquina (AG), luogo di devozione locale molto amato, uno dei numerosissimi Beni rappresentanti delle aree più interne e marginali del Paese, ai quali “I Luoghi del Cuore”, come strumento di innovazione e coesione sociale, offre la possibilità di riscatto.
Sono state mosse dalla volontà di “vivere” il patrimonio, rendendolo più fruibile, le votazioni a favore del sesto classificato, il Parco Regionale di Cava Ispica a Modica (RG),uno dei maggiori complessi naturalistico-archeologici della Sicilia, che ha raccolto 32.154 voti, e del settimo, il Traghetto di Leonardo da Vinci a Imbersago (LC), per il quale la mobilitazione, che ha ottenuto 31.490 voti, è partita dallo stesso Sindaco che ha preso l’abilitazione per far tornare a navigare sull’Adda quest’unico esemplare funzionante al mondo. Ottava posizione con 28.792 voti per il Castello di Lagopesole ad Avigliano (PZ), nell’entroterra lucano, per il quale si auspica l’ampliamento del percorso di visita e una crescente valorizzazione. Nona in classifica la Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria con 26.748 voti, già terza al censimento 2022 e nuovamente segnalata con l’obiettivo di proseguire i complessi lavori di restauro, mentre al decimo posto si trova con 24.839 voti la Valle dei Mulini di Gragnano (NA), anticatestimonianza della lavorazione locale della farina e della pasta, da preservare con le sue storie di tradizione e ingegno.
Ancora, tra i “luoghi del cuore” più votati. numerosi sono i luoghi di natura, siano essi parchi urbani – ben tre nella Capitale – o aree dove l’ambiente accoglie testimonianze di archeologia antica o pre-industriale. E ancora castelli – come quello di Feltre (BL), attorno al quale si è stretta la comunità – interi borghi, palazzi e case da tempo disabitate, luoghi di culto con importanti patrimoni artistici – come la Chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San Bartolomeo (BG) o la Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia – o beni insoliti, come il Faro di Mangiabarche a Calasetta (SU), tra i più iconici nel suo genere e corroso dall’aria salina. Non mancano i luoghi colpiti da disastri naturali, come la chiesetta danneggiata da una tromba d’aria a Cervia (RA), o il centro storico di Concordia sulla Secchia (MO), ancora in attesa di un pieno recupero dopo il terremoto del 2012, o il Torrente Rovigo a Palazzuolo sul Senio (FI), che ha raccolto undicimila voti in una manciata di giorni, in seguito allo smottamento causato dalle abbondanti piogge che ha portato alla luce una discarica creata negli anni Settanta lungo i suoi argini.
Le scuole hanno avuto un ruolo da protagonista. Ben 530 istituti in tutta Italia, tra primarie e secondarie di I e II grado, ai quali si aggiungono 92 scuole di altri Paesi del mondo, hanno raccolto oltre 350.000 segnalazioni, appoggiando raccolte voti nei territori di appartenenza o venendo esse stesse votate perché bisognose di interventi, dalla vincitrice nazionale al Collegio Emiliani di Genova fino all’Accademia Militare della Nunziatella a Napoli. Molti giovani sono scesi in campo per i propri “luoghi del cuore”, come per la Valle dei mulini di Amato, in provincia di Catanzaro, che grazie all’iniziativa di uno studente universitario è stata già in parte riqualificata e ha partecipato al censimento per essere ulteriormente valorizzata.
La dodicesima edizione de “I Luoghi del Cuore” ha consolidato il proprio successo, superando i 2 milioni di voti espressi. Questo censimento si è affermato nel tempo come strumento propulsore di partecipazione e impegno civico. L’implementazione di una nuova piattaforma di voto, resa possibile da un significativo sviluppo tecnologico, ha ottimizzato la fluidità del processo e garantito un elevato standard di controllo delle votazioni.
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.
Il censimento è stato realizzatocon il Patrocinio del Ministero della Cultura.
Anche in occasione della XII edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, Rai ha confermato l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e ha supportato l’edizione del Censimento 2024 anche grazie alla collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.
RISULTATI FINALI
12° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE”
CLASSIFICA DEI LUOGHI PIù VOTATI IN VENETO
CHE HANNO RICEVUTO OLTRE 2.500 VOTI *
Posizione in classifica nazionale | Posizione in classifica regionale | COMUNE | LUOGO DEL CUORE | TOTALE VOTI |
4 | 1 | BASSANO DEL GRAPPA (VI) | COMPLESSO SANTA CROCE DI CAMPESE | 42.190 |
13 | 2 | FELTRE (BL) | CASTELLO DI FELTRE | 22.316 |
17 | 3 | VICENZA | GIARDINO SALVI | 20.196 |
65 | 4 | VICENZA | EX COMPLESSO DI SAN TOMASO | 6.882 |
76 | 5 | BELLUNO | PONTE DELLA VITTORIA | 6.448 |
108 | 6 | RIESE PIO X (TV) | CASA NATALE SAN PIO X | 4.913 |
164 | 7 | LENDINARA (RO) | TORRE CAMPANARIA DI SANTA SOFIA | 3.512 |
206 | 8 | MONTEBELLUNA (TV) | CHIESA DI SANTA LUCIA EX PARROCCHIALE BIADENE | 2.700 |
Complesso di Santa Croce di Campese, Bassano del Grappa (VI) – 42.190 voti
Il monastero di Campese è stato per secoli il principale polo religioso e culturale del Canale di Brenta. Fondato nel giugno del 1124 da Ponzio di Melgueil, settimo abate di Cluny, di ritorno dalla Terra Santa, il monastero si trova nei pressi di uno storico guado sul Brenta e lungo l’itinerario che, attraversando le Alpi, collegava la pianura veneta con i territori imperiali. Poco prima di metà Cinquecento ospitò il frate e scrittore Teofilo Folengo, autore di uno dei più estrosi poemi del Rinascimento, che è sepolto all’interno della chiesa. Il Complesso, che comprende il monastero, con gli edifici articolati attorno al quadrato del chiostro, la chiesa, il campanile e i resti dell’ala rustica, ha appena festeggiato i 900 anni dalla sua fondazione. Gli edifici, tuttavia, si presentano nell’aspetto assunto dopo diverse ristrutturazioni: una prima di epoca rinascimentale, una seconda di fine Ottocento – anche in seguito ad alcuni crolli – e ancora un’altra di metà Novecento. Un tempo circondato da un grande brolo, il complesso fu abitato da monaci fino alla fine del Settecento e venne soppresso in epoca napoleonica. Numerose furono le funzioni adottate in epoche successive, ma il luogo non perse mai la sua natura di accoglienza. Attualmente di proprietà della Parrocchia di Campese, ha ripreso la sua funzione di centro di spiritualità e di cultura grazie all’associazione di volontari “Il Sicomoro odv”. Negli archivi sono ancora oggi conservati registri e documenti risalenti al Cinque e Seicento. Si auspica che la partecipazione al dodicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” possa portare al recupero di queste antiche testimonianze, perché possano tornare a essere consultate. La raccolta voti è stata sostenuta dai volontari FAI di Bassano del Grappa.
Castello di Feltre, Feltre (BL) – 22.316 voti
Meglio noto come “di Alboino”, il Castello di Feltre fu costruito intorno a una preesistente torre di avvistamento romana, pare per volere del re longobardo Alboino. Posto in cima al colle e un tempo completamente cinto da mura con quattro torri angolari, sovrastava il centro abitato, simbolo del potere del vescovo conte sulla comunità feltrina. Durante il XIV secolo ospitò guarnigioni militari sotto diversi signori, tra cui gli Scaligeri e gli Asburgo. Dopo l’incendio del 1510, la comunità si riappropriò per un breve periodo dell’edificio, trasformando il salone principale in sede del Consiglio della Comunità, abbellito con affreschi. Anche dopo la fine dell’uso militare, il “Campanon” del castello continuò a scandire la vita cittadina, mentre l’orologio regolava il commercio. Il bene, che necessita di restauri urgenti, è sostenuto dal Comitato “Il Castello di Feltre Luogo del Cuore FAI”, che ha promosso la raccolta voti al dodicesimo censimento del FAI. Tra gli interventi richiesti ci sono la riparazione del tetto, il miglioramento degli accessi e la valorizzazione del verde pubblico. Anche i volontari del Gruppo FAI di Feltre e del Gruppo FAI Giovani di Belluno hanno sostenuto la candidatura di questo luogo al censimento.
Giardino Salvi, Vicenza – 20.196 voti
La realizzazione a metà Cinquecento del giardino, all’epoca situato fuori dalle mura cittadine, si deve all’aristocratica famiglia Valmarana, che nella seconda parte del secolo lo aprì al pubblico: ai visitatori appariva come un luogo suggestivo, ricco di piante, una conigliera, uccelli variopinti e tartarughe. Alla stessa epoca risale la costruzione di una prima loggia, detta “Valmarana”, che testimonia il precoce influsso esercitato dall’architettura palladiana sull’ambiente culturale di Vicenza. La loggia, che attraversa le acque della roggia Seriola, nasceva come luogo di svago e di incontri conviviali. Nel Seicento, Luigi e Massimiliano Valmarana commissionarono al celebre architetto Baldassarre Longhena, sul lato nord del giardino, la realizzazione della Loggetta, destinata ad accogliere dotte riunioni accademiche. Passato in eredità ai fratelli Salvi – da cui deriva il nome attuale – nel 1813, il Giardino subì numerose variazioni; nel 1878 il Comune di Vicenza ne divenne proprietario, nel 1897 venne abbattuto il muro di cinta e il giardino venne reso visibile anche dall’esterno, prima di essere aperto definitivamente al pubblico nel 1907. Oggi, grazie anche alla posizione centrale, è uno dei principali luoghi di ritrovo della città. I voti in occasione del dodicesimo censimento del FAI sono stati raccolti da un’ampia rete locale, in collaborazione con il Comune e con il sostegno dei volontari FAI di Vicenza, auspicando un intervento di tutela e valorizzazione del sito.
Ex complesso di San Tomaso, Vicenza – 6.882 voti
Fondato nel 1222 dal frate Bonifacio dei Canonici Regolari di San Marco ai piedi del Monte Berico, l’ex complesso conventuale di San Tomaso ha attraversato secoli di cambiamenti, alternando la funzione di centro religioso a quella di struttura militare. Nato come monastero, divenne ospedale da campo e, dal 1872 al 1995, ospitò il distretto militare, prima di essere destinato alla Guardia di Finanza, diventando sede del Comando Provinciale di Vicenza. All’epoca della fondazione, l’allora convento visse un periodo di grande fioritura: i monaci si occupavano delle coltivazioni nell’ampio brolo, mentre le monache erano impegnate nella produzione tessile. Tuttavia, la morte di frate Bonifacio nel 1250 segnò l’inizio di un progressivo declino, aggravato nel tempo da scandali e corruzione, che portarono Papa Martino V nel XV secolo a sciogliere gli ordini doppi di San Marco: la parte maschile cadde in rovina, mentre nel 1436 le Clarisse diedero nuova vita al monastero. Ancora oggi il complesso conserva testimonianze della sua storia, come la chiesa romanica con un campanile quattrocentesco, l’ex refettorio in stile gotico e la loggia settecentesca del chiostro. A sostenere la raccolta voti è stata la stessa Guardia di Finanza di Vicenza, che da tempo sta curando l’impegnativo recupero del complesso. Grazie al successo riscosso al dodicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” si spera di salvaguardare questo prezioso luogo ricco di storia.
Ponte della Vittoria, Belluno – 6.448 voti
Simbolo di Belluno, il Ponte della Vittoria è il risultato di un lungo processo progettuale che ha preso forma dopo la distruzione del precedente ponte in ferro, fatto saltare dagli italiani durante la ritirata del 1917. Nel 1923 l’ingegnere Eugenio Miozzi presentò il progetto di un ponte in cemento armato, largo 7,20 metri e lungo 98 metri, con una sola campata. Le decorazioni furono affidate all’artista Riccardo Alfarè, che utilizzò cemento lavorato per dare l’aspetto di pietra. Tra i dettagli decorativi si possono notare i medaglioni con il leone di San Marco e le strofe della Canzone del Piave, a simboleggiare la vittoria della Prima Guerra Mondiale. Il ponte fu inaugurato da Re Vittorio Emanuele III nel maggio del 1926, pur non essendo ancora completato. L’opera fu definitivamente collaudata nel 1928. Situato nel quartiere di Borgo Piave, storico porto fluviale della Serenissima, il ponte è un monumento che merita una valorizzazione adeguata. L’Associazione “Borgo Piave ETC aps”, attiva dal 2020, promuove la valorizzazione di questo patrimonio e ha sostenuto la raccolta voti al dodicesimo censimento del FAI, supportata anche dai volontari FAI di Belluno: l’obiettivo è quello di un recupero complessivo, che comprenda il consolidamento strutturale, la pulizia e il ripristino delle decorazioni mancanti, oltre alla revisione dell’illuminazione.
Casa natale e Museo di San Pio X, Riese di Pio X (TV) – 4.913 voti
Il complesso, situato all’interno del centro abitato di Riese di Pio X e visitato ogni anno da oltre 15.000 persone, ricorda la figura di San Pio X (Giuseppe Sarto, nato a Riese nel 1835), papa dal 1903 al 1914. È costituito da tre edifici: Casa Maggion, la Casa Natale di Pio X e il Museo. Casa Maggion, detta anche “casa del custode”, ospita attualmente il bookshop del Museo al piano terra e la sede della Fondazione Sarto al primo piano; la Casa Natale di Pio X è stata donata al Comune nel 1926 da Maria Sarto, sorella del pontefice, mentre il Museo conserva al suo interno oggetti personali appartenuti al papa e una mostra che ne illustra la vita. La “casetta”, come viene popolarmente chiamata, è rimasta ferma nel tempo; gli ultimi interventi sono quelli eseguiti dall’allora Cardinale Giuseppe Sarto, pochi anni prima di diventare Papa. Le suppellettili e i mobili sono originali, disposti in modo da ricreare il piccolo mondo di paese rurale in cui il futuro pontefice visse i primi anni della sua intensa vita. La Fondazione Giuseppe Sarto ha deciso di partecipare al dodicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” per proseguire nella valorizzazione di questa grande figura religiosa e storica.
Torre campanaria di Santa Sofia, Lendinara (RO) – 3.512 voti
Con i suoi 92,5 metri di altezza, la torre campanaria del Duomo di Santa Sofia domina il profilo di Lendinara ed è seconda nella regione solo a quella di San Marco a Venezia. La costruzione iniziò nel 1797 su progetto del sacerdote e architetto Francesco Antonio Baccari, ma fu completata solo nel 1824, dopo varie difficoltà dovute al terreno acquitrinoso. La cella campanaria a bifore, il lanternino e la cupola con l’angelo girevole in rame ne caratterizzano l’elegante silhouette. L’angelo attuale è una replica dell’originale distrutto da un fulmine nel 1973. La raccolta voti al dodicesimo censimento del FAI è stata promossa da un gruppo di cittadini di Lendinara in collaborazione con il Comune, con l’obiettivo di garantire interventi di tutela e valorizzazione. Servono infatti fondi per la manutenzione, la sicurezza strutturale e la promozione turistica di uno dei simboli più identitari del Polesine.
Chiesa di Santa Lucia ex parrocchiale Biadene, Montebelluna (TV) – 2.700 voti
Nascosta tra le colline trevigiane, la settecentesca ex parrocchiale di Santa Lucia custodisce quello che è probabilmente il primo affresco conosciuto di Giambattista Tiepolo: l’Assunzione di Maria, datato 1716. L’opera, realizzata su incarico di Alvise Pisani e riscoperta solo nel 1985 dagli storici Mariuz e Pavanello, era ritenuta perduta dagli studiosi. In campo ottagonale, la Vergine ascende tra angeli irradiata dallo Spirito Santo, preludio alla fulgida carriera del maestro veneziano. A completare il percorso iconografico, la volta della navata ospita la Gloria di Santa Lucia e San Vittore, dipinta da Giambattista Canal nel 1804. L’edificio, ultimato nel 1719 accanto alla Villa dei Pisani, mostra linee tardo-barocche e interni decorati da stucchi raffinati. Recenti interventi hanno restituito splendore all’abside, ma restano da restaurare le due pareti laterali del presbiterio. Urgente anche la messa in sicurezza del pavimento in marmo e il reintegro di due dossali e degli scranni originali. Il Comitato “Parrocchia di S. Lucia” ha guidato la partecipazione alla dodicesima edizione de “I Luoghi del Cuore” per reperire fondi e aprire stabilmente la chiesa al pubblico: i voti raccolti hanno come obiettivo quello di trasformare un tesoro semi-segreto in volano culturale per l’intero territorio.
* I “Luoghi del Cuore” che hanno ottenuto almeno 2.500 voti potranno partecipare al “Bando I Luoghi del Cuore per il sostegno a progetti di restauro o valorizzazione culturale” post censimento.
Per consultare la classifica completa dei “Luoghi del Cuore” votati in VENETO:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/classifica?regione=5
È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo
dalla pagina cerca un luogo su www.iluoghidelcuore.it
RISULTATI FINALI
12° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE”
Il luogo più votato in Friuli Venezia Giulia*
Chiesa di San Martino, Socchieve (UD) – 3.006 voti
La Chiesa di San Martino a Socchieve, monumento nazionale, sorge su una piccola altura al centro del borgo friulano. Le indagini più recenti hanno rivelato la presenza di strutture precedenti, forse risalenti al VII secolo. L’attuale impianto fu ampliato tra il XIV e il XV secolo, con l’aggiunta del quadriportico e del campaniletto a vela. All’interno si conservano lacerti di affreschi romanici del XIII secolo, tra cui un raro Cristo in mandorla con i simboli degli Evangelisti. Di straordinaria importanza è il ciclo pittorico di Gian Francesco da Tolmezzo, uno dei principali esponenti della scuola friulana rinascimentale, originario proprio di Socchieve. La decorazione copre la volta del coro e le pareti con scene evangeliche, santi, apostoli e sante martiri. La pala d’altare, lasciata incompiuta dal pittore e completata da autore ignoto, raffigura San Martino, San Sebastiano e San Rocco. Nonostante i recenti restauri, l’edificio necessita di ulteriori interventi per garantire la conservazione del ciclo pittorico e del patrimonio architettonico. I voti sono stati raccolti con il supporto dei volontari FAI di Udine.
* I “Luoghi del Cuore” che hanno ottenuto almeno 2.500 voti potranno partecipare al “Bando I Luoghi del Cuore per il sostegno a progetti di restauro o valorizzazione culturale” post censimento