Il 14 settembre è uscito “Ma mai paura”, una raccolta che racchiude frammenti di 12 anni di diari scritti da Dario Zanon, un giovane padovano originario di Lobia, frazione di San Giorgio in Bosco. Questo libro racconta un viaggio che attraversa cinque continenti: Europa, Africa, Asia, America e Australia. Dario non era solo un viaggiatore, ma un vero e proprio esploratore della vita, alla ricerca di verità e felicità, in un’avventura che ricorda le storie di “Into the wild”.
La vita di un uomo che sapeva volare
La vita di Dario si è tragicamente interrotta nel 2016 a Chamonix, nelle Alpi francesi, durante un volo con la tuta alare. A soli 32 anni, il suo viaggio si è fermato, ma i suoi diari, ricchi di emozioni e riflessioni, sono stati raccolti dalla famiglia e dagli amici, dando vita a un’opera che racconta non solo le sue avventure, ma anche la sua ossessione per la felicità. Sono emerse 200 pagine di appunti, dettagli sulle tappe e gli obiettivi, sull’amore e le domande che lo hanno accompagnato in questo lungo percorso.
Un viaggio verso l’ignoto
Dario Zanon era un climber, paracadutista, base jumper e wingsuit pilot. Il suo approccio al mondo era caratterizzato dalla volontà di affrontare le proprie paure, siano esse legate all’ignoto, al futuro o alla morte. Non osservava il mondo da turista, ma lo attraversava per seguire le proprie passioni. Pur vivendo un’esistenza travolgente, Dario trovava sempre il tempo per scrivere, catturando istanti e vibrazioni che portano alla luce una ricerca umana senza tempo.
Il messaggio potente di Dario
Il libro, pubblicato da Brenta Piave Edizioni, nota per il successo di “Storia di un maldestro in bicicletta” di Andrea Bizzotto, si propone di restituire un messaggio profondo. La squadra editoriale spiega il titolo con queste parole: «Dario è riuscito in un’impresa: rendere sostenibile l’uscita dalla “vita ordinaria” tenendo insieme lavoro e passioni. Ha incontrato persone e vissuto esperienze, ma non bastava mai. Insisteva a cercare la “felicità”. A volte la trovava, a volte no, ma mai si lasciava sopraffare dalla paura». Anche nei momenti di angoscia, Dario sentiva che l’avventura valeva sempre la pena.
Un uomo complesso e affascinante
Al momento del suo ultimo volo, Dario si era già ritagliato uno spazio importante nella comunità degli sport estremi. Era diventato un noto cameraman dei voli, e su YouTube è possibile ancora vedere le sue esperienze adrenaliniche, che lo collocano sulla scia dell’eternità di Icaro. Tuttavia, i curatori del libro ci ricordano che Dario era molto di più. Sebbene non lo manifestasse apertamente, il suo carattere esplosivo era legato a una profondità affascinante. Il libro riesce a catturare questa complessità, rivelando non solo il suo spirito avventuroso, ma anche sentimenti di verità e tenerezza.
Struttura del libro: acqua, roccia e aria
Emanuela Mengato, la madre di Dario, ha desiderato che il libro fosse suddiviso in tre capitoli simbolici: acqua, roccia e aria. L’acqua rappresenta il fiume Brenta, le radici e la giovinezza che scorre, mentre la roccia simboleggia le tante vie nelle principali falesie mondiali che Dario ha affrontato. Infine, l’aria incarna l’arcobaleno infinito di emozioni provate durante i suoi lanci con il paracadute o la tuta alare.
Un impatto che supera le pagine
L’interesse per la vita di Dario va oltre le pagine del libro. La pagina Instagram @mamaipaura ha già raggiunto le 160 mila visualizzazioni, testimoniando quanto la sua storia e il suo messaggio abbiano toccato il cuore di molte persone. L’opera non è solo una celebrazione di una vita avventurosa, ma anche un invito a vivere con coraggio e a non avere mai paura di inseguire i propri sogni.
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