La Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia ha diramato un bollettino di aggiornamento per le ore 12:00 del 27 settembre 2024, in merito alla situazione meteo critica che sta colpendo la regione. Un fronte atlantico, accompagnato da forti correnti umide da sud-ovest in quota e venti di Scirocco sulla costa, sta provocando precipitazioni intense e persistenti, specialmente sulle Prealpi Giulie e l’alta valle dell’Isonzo, situata in Slovenia.
Precipitazioni record nelle ultime 12 ore
I dati meteorologici aggiornati indicano che nelle ultime 12 ore sono caduti quasi 300 mm di pioggia a Uccea, segnando un valore record. Anche altre zone del territorio sono state duramente colpite: nella zona di Musi e del Matajur sono stati registrati circa 200 mm di precipitazioni, mentre sulle Prealpi Carniche e in Carnia le precipitazioni sono state meno intense, ma comunque significative, con accumuli fino a 100 mm. La situazione risulta ulteriormente aggravata dai venti di Scirocco, che soffiano sulla costa con raffiche che raggiungono i 60-70 km/h, rendendo il contesto particolarmente difficile lungo le zone costiere.
Previsioni ed evoluzione
Le previsioni per le prossime ore indicano che la situazione meteorologica rimarrà molto instabile. Si prevede un cielo prevalentemente coperto, con piogge ancora intense e temporalesche, ma intermittenti nelle aree già colpite delle Prealpi Giulie e nella valle dell’Isonzo in Slovenia. Sul resto della regione ci sarà una certa variabilità, con precipitazioni che andranno da moderate ad abbondanti, alternate a brevi miglioramenti. Lungo la costa, il vento continuerà a soffiare con una certa intensità da sud, portando la possibilità di mareggiate tra Lignano e Grado. Nella giornata di domani, si prevede una rotazione del vento verso nord-est, che potrebbe alleviare parzialmente la pressione sulla costa, ma il maltempo persisterà.
Effetti al suolo: strade chiuse e frane
I danni causati dalle condizioni meteo sono già notevoli in diverse aree della regione. La Sala Operativa Regionale ha ricevuto numerose segnalazioni di chiusure di strade e disagi alla viabilità, tra cui la chiusura del guado del Ponte della Motta, che ha portato all’interruzione della strada tra Nimis e Savorgnano al Torre. Anche il guado del Malina a Remanzacco risulta chiuso. Ulteriori segnalazioni riguardano alberi caduti sulla viabilità, in particolare a Pontebba (frazione di Studena Bassa) e nel comune di Resia, lungo la strada che conduce a Uccea.
Un altro grave problema si è verificato nel comune di Pulfero, dove una frana ha interessato la strada che collega Pulfero con Mersino, causando ulteriori disagi. Sempre a Pulfero, si registra un allagamento lungo la strada dovuto all’innalzamento del fiume Natisone, che rappresenta un serio pericolo per la viabilità e la sicurezza dei residenti.
Il numero di segnalazioni ricevute dal NUE 112 finora ammonta a quattro, tutte riguardanti allagamenti o alberi caduti, e la situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore a causa delle piogge ancora previste.
Rete idrografica sotto pressione: livelli dei fiumi in aumento
I principali corsi d’acqua della regione stanno registrando un innalzamento dei livelli idrometrici a causa delle piogge incessanti. In particolare, i bacini del Tagliamento e dell’Isonzo sono sotto osservazione. Tra i fiumi che hanno già superato la prima soglia di riferimento e sono in diminuzione, si segnalano il Natisone a Cividale del Friuli, il Torre nelle località di Musi e Tarcento, e il Cornappo nelle zone di Ponte Sambo e Molmentet. Tuttavia, si osserva un preoccupante trend di crescita nei livelli di altri corsi d’acqua, come il Fella a Dogna e Moggio Udinese, l’Aupa a Pradis, e il Tagliamento nelle zone di Invillino e Ponte Armistizio.
Lo scarico della diga di Salcano, attualmente a 1034 mc/s, è in lieve calo, ma resta comunque al di sopra dei livelli di guardia. Le previsioni per le prossime ore indicano un ulteriore aumento dei livelli idrometrici del fiume Isonzo, in particolare nelle aree di Gorizia e Gradisca d’Isonzo, dove il rischio di esondazioni si fa sempre più concreto.
Piogge e vento: le località più colpite
Le stazioni meteorologiche della regione hanno registrato dati allarmanti sulle precipitazioni e sull’intensità del vento. Oltre ai 300 mm registrati a Uccea, altre località come Gran Monte, Musi, e il Matajur hanno subito accumuli pluviometrici che oscillano tra i 200 e i 250 mm nelle ultime 24 ore. La situazione è stata critica anche a Prescudin, Cellino, e Chievolis, dove le piogge abbondanti hanno contribuito a peggiorare le condizioni del terreno e aumentare il rischio di frane.
Per quanto riguarda il vento, la massima intensità registrata è stata di 98,64 km/h presso il Rifugio Marinelli, seguita da 89,28 km/h a Monte Matajur e 82,44 km/h a Passo Pramollo. Anche lungo la costa, le raffiche hanno raggiunto i 64,44 km/h a Grado, mentre a Trieste le misurazioni hanno indicato raffiche fino a 59,04 km/h.
Raccomandazioni
In considerazione della persistente emergenza meteo, la Protezione Civile invita la popolazione a prestare massima attenzione. Le autorità raccomandano di evitare spostamenti non necessari nelle aree più colpite, soprattutto nelle zone montane e lungo i principali corsi d’acqua, dove il rischio di frane e allagamenti è elevato. È fondamentale seguire le comunicazioni ufficiali per aggiornamenti in tempo reale e segnalare eventuali situazioni di pericolo al NUE 112.
Il maltempo continuerà a interessare la regione anche nelle prossime 24 ore, con la possibilità di ulteriori peggioramenti. Restate al sicuro e seguite le indicazioni della Protezione Civile.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni