Le attività di osservazione del ghiacciaio proseguono tramite laser e interferometro. Una spaccatura già presente ma che si sarebbe ulteriormente allargata per il crollo odierno (domenica 17 luglio), “più spostato verso la verticale del rifugio – spiega Cainelli – rispetto all’area della tragedia di domenica 3 luglio. La situazione dei ghiacciai in generale è molto complicata”.
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