AMPEZZO – In una giornata di grande significato storico e simbolico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto la commemorazione degli 80 anni della Zona libera della Carnia e dell’Alto Friuli ad Ampezzo (Udine). L’evento, che ha attirato numerosi cittadini e rappresentanti istituzionali, ha messo in luce il profondo legame tra la resistenza contro il nazifascismo e il valore della libertà come pilastro della nostra democrazia.
Mattarella e il valore della resistenza
Nel suo intervento, il presidente Mattarella ha ricordato l’importanza della Zona libera come simbolo di resistenza e impegno per la democrazia. Ha enfatizzato come questa regione, durante la Seconda Guerra Mondiale, rappresentasse un baluardo contro l’oppressione, una testimonianza della forza e della determinazione dei combattenti per la libertà. La sua presenza ha conferito un valore ulteriore alla celebrazione, rendendola un momento di riflessione profonda sui principi di giustizia e libertà.
Serracchiani e Rojc: un messaggio di unità
Le deputate Debora Serracchiani e Tatjana Rojc, entrambe del Partito Democratico, hanno espresso il loro riconoscimento per la partecipazione del presidente Mattarella e per il significato della commemorazione. In una dichiarazione congiunta, hanno sottolineato come l’evento abbia rappresentato un momento di grande valore civico, un’opportunità per ribadire l’importanza di custodire e valorizzare la libertà, che è stata conquistata con sacrifici enormi. “Siamo rafforzati nella nostra determinazione a difendere i principi che hanno forgiato la nostra democrazia,” hanno affermato.
Le parlamentari hanno anche rimarcato come la celebrazione abbia rivelato l’attaccamento profondo dei cittadini alle istituzioni democratiche, simboleggiato dalla figura del presidente Mattarella, amato e rispettato per il suo ruolo nel mantenimento dei valori democratici. “Il richiamo all’unità e alle lotte delle forze democratiche è un invito a proseguire sulla strada del progresso e dei diritti,” hanno aggiunto Serracchiani e Rojc. Questo messaggio, secondo loro, è cruciale in un momento storico in cui le sfide democratiche sono ancora presenti e richiedono un impegno costante.
Un anniversario di riflessione e impegno
La commemorazione ha avuto anche una dimensione educativa e riflessiva, ricordando alle nuove generazioni il significato storico della Zona libera. Questo anniversario non è solo una celebrazione del passato, ma anche un’opportunità per rinnovare l’impegno verso i valori di libertà e giustizia. Le parole di Mattarella, insieme a quelle di Serracchiani e Rojc, hanno sottolineato come la memoria storica debba rimanere viva e come le lezioni del passato debbano guidare le azioni future per garantire un futuro di pace e democrazia.
L’evento di Ampezzo ha dunque rappresentato un momento di grande valore per la comunità e per la nazione. Ha rafforzato il legame tra passato e presente, tra resistenza e democrazia, offrendo uno spunto per riflettere su quanto sia fondamentale custodire i principi che hanno costruito la nostra società. Con il sostegno delle istituzioni e dei cittadini, la memoria della Zona libera continua a essere un faro di speranza e un richiamo alla difesa dei valori fondamentali.
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