VITTORIO VENETO (TREVISO). Il medico necroscopo Valerio Petterle è stato sospeso dal lavoro per due mesi e gli è stato tagliato lo stipendio, dal mese di aprile alla fine di maggio, a causa di alcune dichiarazioni al giornale La Verità.
Petterle, che fa parte dell’equipe del servizio Igiene e sanità pubblica dell’ex Usl di Conegliano e Vittorio Veneto, è stato candidato sindaco con il Grande Nord a Vittorio Veneto nel 2019 ed è anche formato in omeopatia e in antroposofia, una dottrina teosofica alla base del movimento promosso da Rudolf Steiner.
Nelle scorse settimane, Petterle ha parlato con il giornale “La Verità”, affermando che le morti improvvise sono in aumento e che la metà dei decessi è per Sads, la sindrome della morte improvvisa dell’adulto. Ha inoltre dichiarato che tra i defunti di mezza età, uno su due era sano e che in tutti notava danni alla ghiandola pineale, come se il loro sistema immunitario fosse deteriorato.
L’Usl della Marca ha deciso di prendere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti.
Nel frattempo, il mondo dei Free-vax e dei No-vax si schiera più che mai compatto accanto a Petterle, tra cui l’ex sindaco e medico di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski. Szumski ha espresso piena solidarietà al collega sospeso per le sue divulgazioni sulle autopsie.
Anche l’ex parlamentare Gianluigi Paragone ha espresso solidarietà a Petterle, criticando la caccia ai medici che sembra continuare.