MEGLIADINO SAN VITALE (PADOVA) – A Megliadino San Vitale una donna è riuscita a salvarsi miracolosamente dopo un’aggressione brutale subita dal marito, P.G., un uomo di 55 anni originario dell’Albania.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe agito con estrema ferocia, tentando di strangolare la moglie fino a farle perdere i sensi e colpendola ripetutamente con calci e pugni su più parti del corpo.
L’aggressione è avvenuta il 6 maggio scorso. L’uomo, credendo che la donna fosse ormai morta, l’ha trascinata sul terrazzo dell’abitazione e l’ha avvolta in un tappeto, probabilmente con l’intenzione di liberarsi del corpo. Ma la vittima, sebbene gravemente ferita, è riuscita a sopravvivere e a lanciare l’allarme.
Un gesto di coraggio estremo che ha portato a galla una situazione insostenibile: anni di minacce, intimidazioni, isolamento e maltrattamenti fisici e psicologici. Secondo quanto riferito dagli investigatori, la donna era costretta a vivere in uno stato costante di terrore, privata della libertà di uscire di casa e di avere contatti con l’esterno.
Una violenza che durava da anni: l’arresto dell’uomo
Non era la prima volta. Già il 26 agosto dello scorso anno, la donna aveva subito un’altra aggressione. Anche in quell’occasione, il marito l’aveva colpita con violenza al viso, al torace e alle braccia. Un’escalation di brutalità che sembrava destinata a concludersi nel peggiore dei modi.
Dopo l’episodio del 6 maggio, la donna ha trovato il coraggio di denunciare, fornendo agli inquirenti testimonianze dettagliate e prove che hanno portato, lo scorso 10 maggio, all’arresto dell’uomo.
L’uomo si trova ora in carcere, accusato di tentato omicidio aggravato e in attesa di giudizio.