Gli impegni di Giorgia Meloni a Bruxelles
La giornata di Giorgia Meloni a Bruxelles si sviluppa con una riunione sulla gestione dei flussi migratori e la prima sessione del Consiglio europeo sull’Ucraina. Tuttavia, a causa di un “intenso stato influenzale”, la presidente del Consiglio è costretta a rientrare in hotel per riposarsi. Per continuare i lavori, chiede al primo ministro greco di rappresentare l’Italia. Nonostante ciò, Meloni partecipa alla riunione informale sul fenomeno migratorio e al dibattito sul conflitto tra Russia e Ucraina con il presidente Zelensky.
Durante il summit informale, Meloni difende il protocollo d’intesa con l’Albania e propone soluzioni innovative per la gestione dei flussi migratori, con un focus sul rafforzamento dei rimpatri. La Commissione europea presenterà nuove norme in materia di rimpatri nel 2025 e Meloni chiede una rapida finalizzazione della proposta legislativa. Inoltre, si discute della creazione di centri di rimpatrio in Paesi terzi e del potenziamento dell’azione europea lungo le rotte migratorie.
Il principale tema in discussione è la situazione in Ucraina. I leader europei confermano il sostegno all’Ucraina e l’adozione di nuove sanzioni contro la Russia. Il presidente Zelensky chiede un’unità internazionale per garantire una pace giusta e critica l’ipotesi di una tregua natalizia. Durante un incontro con la Nato, si ribadisce il sostegno all’Ucraina e alla sua difesa legittima.
Meloni ha in programma un vertice in Lapponia, ma la sua presenza è a rischio a causa delle condizioni di salute. Tuttavia, al momento la missione resta in agenda, in attesa di eventuali comunicazioni da Palazzo Chigi.
(dall’inviato Antonio Atte)