Il giudice Balsamo commenta l’inchiesta sull’omicidio di Piersanti Mattarella
Il giudice Antonio Balsamo, ex Presidente del Tribunale e attuale sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, ha espresso la sua opinione riguardo agli ultimi sviluppi dell’inchiesta sull’omicidio dell’ex presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella. Mattarella, fratello maggiore dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fu ucciso il 6 gennaio 1980 davanti alla sua abitazione a Palermo, mentre si dirigeva in chiesa con la sua famiglia. Balsamo ha sottolineato l’importanza di costruire una memoria storica condivisa su quel periodo, in cui la Repubblica italiana fu colpita duramente ma riuscì a reagire con determinazione sia contro la mafia che il terrorismo, nel rispetto dei principi dello Stato di diritto.
Ulteriori sviluppi nell’inchiesta sull’omicidio
Negli ultimi giorni sono emersi nuovi dettagli sulla lunga inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo, a 45 anni di distanza dall’assassinio. Due boss mafiosi sono stati inseriti nel registro degli indagati, accusati di essere i responsabili dell’omicidio di Mattarella. Si tratta di Antonino Madonia, 72 anni, e Giuseppe Lucchese, noto come ‘Lucchiseddu’, 67 anni, entrambi già condannati per altri crimini e attualmente in carcere. Madonia avrebbe sparato a Mattarella ferendo anche sua moglie, mentre Lucchese avrebbe guidato il veicolo utilizzato nel delitto.
La necessità di dare voce alla verità
Il giudice Balsamo ha sottolineato l’importanza di un impegno costante da parte delle istituzioni per garantire il “diritto alla verità” non solo alle famiglie delle vittime, ma all’intera collettività. Ha evidenziato l’importanza di valorizzare la norma introdotta nell’ordinamento penitenziario due anni fa, che richiede al giudice di accertare le iniziative a favore delle vittime prima di concedere permessi premio a detenuti per reati di mafia e terrorismo.
Il progetto di rinnovamento di Piersanti Mattarella
Balsamo ha ricordato il progetto di rinnovamento promosso da Piersanti Mattarella, capace di mobilitare le migliori energie della società civile e di instillare speranza nel futuro dell’intera comunità siciliana. Ha citato il forte rapporto di fiducia instaurato da Mattarella con le autorità italiane ed europee, sottolineando l’importanza di fare luce su un evento che ha segnato profondamente la storia del Paese.
La giustizia riparativa e il diritto alla verità
Il giudice Balsamo ha parlato dell’importanza della giustizia riparativa nel garantire il diritto alla verità, anche in assenza di un processo penale. Ha citato l’esempio di Nelson Mandela in Sudafrica, sostenitore dei diritti umani, e ha ribadito l’importanza di dare voce alle vittime delle violazioni dei diritti umani durante la stagione del terrorismo mafioso. Ha concluso sottolineando che la città di Palermo non vuole tornare a un passato di violenza, ma aspira a un futuro di pace e giustizia per tutti i cittadini.