MESTRE (VE) – Un 64enne di Mestre è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per una serie di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e del suo nuovo compagno. Il giudice Alberto Scaramuzza ha emesso la sentenza, che ha preso in considerazione il rito abbreviato, che consente una riduzione della pena di un terzo.
La vicenda e le accuse di stalking
L’uomo è stato accusato di aver perseguitato la donna di 39 anni, che un anno prima aveva deciso di terminare la relazione. I comportamenti persecutori si sono manifestati in minacce, danneggiamenti e sorveglianza costante sotto la casa della vittima e del suo compagno. L’episodio più grave si è verificato a maggio, quando l’uomo ha fatto esplodere un petardo sotto l’auto della donna, danneggiandola gravemente. La vittima aveva ricevuto anche dei messaggi minatori da parte dell’ex, che sono stati utilizzati come prove.
Risarcimento e istanza di domiciliari
Il giudice ha disposto che l’uomo risarcisca la vittima con una provvisionale di 5.000 euro. Le due vittime si sono costituite parte civile, chiedendo un risarcimento di 20.000 euro. L’imputato rimane attualmente in carcere in attesa di una decisione sul possibile passaggio ai domiciliari. Il suo avvocato ha presentato un’istanza per la concessione degli arresti domiciliari.
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