Stanco e dai toni quasi dimessi. Quello che ieri si è presentato davanti a stampa e tv per il consueto incontro giornaliero da Marghera non era il “solito” Luca Zaia. In molti se ne sono accorti.
«Faccio il mio mestiere. Non è un momento sicuramente facile – aveva detto il governatore tra una domanda e l’altra -. C’è chi nega il Covid e l’infezione, e riconduce tutto a presunti accordi con Bill Gates o altro, ma c’è poco da negare l’evidenza. Dopodiché ognuno la pensa come vuole, questo è un Paese libero. Però la libertà tua finisce dove inizia la mia e viceversa».
Parole che pesano e che in qualche modo racchiudono una certa preoccupazione da parte di Zaia, nuovamente vittima di minacce. Secondo quanto rivela stamani Il Gazzettino, infatti, alle lettere minatorie delle scorse settimane si sarebbero aggiunte alcune incursioni sotto casa, accompagnate da video che da alcuni giorni rimbalzano sui social, tra Facebook, Instagram e Whatsapp. Tra questi un filmato, con la musica de Il Padrino a fare da sottofondo, nel quale viene immortalata anche l’abitazione di Zaia con tanto di indicazioni per raggiungerla e un messaggio: «Per Natale, portate un caloroso saluto al vostro pastore Luca Zaia».
Su questi episodi sta ora indagando la Digos; nel frattempo sono state incrementate le misure di protezione nei confronti del presidente del Veneto.
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