VILLORBA (TREVISO) – Nuova bufera giudiziaria per Moira Ferrari, direttrice tecnica della storica Gymnasium Academy di Villorba, al centro di un nuovo procedimento legato a presunti maltrattamenti nei confronti di una giovane ginnasta.
L’episodio, che risale al 2017 ma venuto alla luce solo nel 2023, coinvolge una ragazza all’epoca dodicenne. La Ferrari dovrà presentarsi davanti al GUP Carlo Colombo il prossimo 10 luglio, e ha scelto di procedere con il rito abbreviato.
L’indagine è partita dopo la denuncia sporta dai genitori della presunta vittima, quasi sei anni dopo i fatti. Secondo la Procura, la tecnica avrebbe agito in modo sistematico, con atteggiamenti ripetuti e vessatori, sia a livello fisico che mentale, minando il benessere psicologico dell’atleta.
Nonostante l’accusa pesante, la Ferrari ha presentato una memoria difensiva, sostenuta da dichiarazioni favorevoli da parte di altre atlete tesserate con la società. Il suo avvocato, Luigi Fadalti, ha ricevuto la notifica di rinvio a giudizio, atto che conferma la volontà dell’accusa di procedere in tribunale.
I precedenti
Non è il primo episodio che coinvolge la Gymnasium Academy. Solo un anno fa, la stessa Moira Ferrari è stata condannata a due mesi di reclusione con pena sospesa per aver dato uno schiaffo a una bambina di otto anni durante un allenamento. Il fatto risaliva al gennaio 2017 e fu denunciato dai genitori dopo che una ginnasta più grande riferì loro dell’accaduto. A seguito di quell’episodio, la Ferrari aveva patteggiato con la Federazione Ginnastica un periodo di sospensione di 30 giorni e una sanzione amministrativa di 300 euro.
Nel 2022, l’ambiente della ginnastica artistica trevigiana è stato scosso da un’ondata di denunce presentate da atlete note, tra cui Carlotta Ferlito, Vanessa Ferrari e Nina Corradini, che hanno descritto pratiche di allenamento aggressive e umilianti subite all’interno della stessa struttura.
Anche se alcune accuse sono rimaste in fase istruttoria, il quadro che emerge è quello di un clima pesante e spesso poco rispettoso della crescita psicofisica delle giovani atlete.
L’udienza del 10 luglio
Il processo con rito abbreviato, previsto per il 10 luglio, rappresenterà un passaggio decisivo. Questo tipo di procedimento permette all’imputato, in caso di condanna, di beneficiare di una riduzione della pena fino a un terzo, ma implica anche una valutazione sulla base degli atti raccolti finora, senza un dibattimento vero e proprio.
In attesa dell’udienza, la comunità sportiva si divide tra chi difende la direttrice tecnica, evidenziando i suoi meriti sportivi e la lunga carriera, e chi chiede più trasparenza e regole più chiare a tutela delle giovani atlete.