Presentato il busto di Dante della collezione personale di Sgarbi nell’ambito della mostra “La Città Murata nel segno di Dante”, visitabile in Galleria fino al 7 novembre.Il Comune onorerà il poeta con la sistemazione nel consiglio comunale dell’opera donata da Ravenna nel 1951 per celebrare l’italianità di Monfalcone.Un prezioso e imponente busto di Dante è stato messo a disposizione al Comune di Monfalcone da Vittorio Sgarbi dalla propria collezione personale e sarà esposto nella sulla “Città Murata nel segno di Dante” alla Galleria di piazza Cavour.
La mostra, realizzata dall’Amministrazione comunale, con l’associazione Ponti d’Europa e il sostegno della Regione e della Fondazione Carigo, presenta importanti opere e manufatti provenienti dalle principali istituzioni museali e culturali della regione, fra cui i musei nazionali d’archeologia di Aquileia e Cividale, a documentare l’importanza storica e artistica del periodo fra Medioevo e Rinascimento e rendere omaggio a Dante per i 700 anni dalla sua morte.
“Quella di proprietà di Sgarbi – ha spiegato il sindaco Cisint – è un’opera estremamente preziosa anche perché realizzata in stucco patinato molto fragile, che dimostra l’apprezzamento e l’attenzione del critico d’arte per le rassegne che stiamo allestendo per promuovere la storia del passato e i grandi artisti del presente. Voglio ringraziare, oltre che l’amministrazione regionale, anche la Fondazione Carigo che in questi giorni ha deliberato il sostegno all’iniziativa che rientra nella nostra strategia di riqualificazione culturale e del patrimonio storico cittadino, in cui rientra il nuovo museo in allestimento al piano terra del municipio, di cui la mostra sulle Città murate ne rappresenta la vetrina. Non a caso nel progetto della nuova piazza è prevista la riproposizione del percorso delle antiche mura trecentesche, dello stesso periodo che ha visto anche Dante in esilio nei nostri territori. Ma il poeta è assunto idealmente anche come simbolo d’italianità e di irredentismo. Per questo abbiamo deciso che sarà collocato nella sala del consiglio comunale il bronzo dantesco ritrovato in questa occasione e che venne donato da Ravenna il 16 settembre 1951, esattamente settant’anni fa e rimasto sinora nell’inventario delle dotazioni municipali. L’artista Angelo Biancini nel 1949 realizzò tre opere distinte per Monfalcone, Gorizia e Trieste per rimarcare la loro identità italiana, dopo che erano rimaste sotto l’occupazione jugoslava prima e quella alleata poi. Vogliamo dare dignità e onorare questo dono per il significato profondo che esso assume”.
L’opera si affianca agli altri capolavori resi disponibili dai principali musei e gallerie del Friuli Venezia Giulia, da Aquileia a Cividale, a Udine e Trieste, che fanno di questa rassegna la più importante in regione dedicata al periodo medioevale e dantesco.Per quanto riguarda il busto della collezione privata di Sgarbi esso si relaziona con il Busto di Dante commissionato a Luigi Minisini dalla Societa di Minerva di Trieste in occasione delle commemorazioni per il sesto centenario della nascita di Dante quale richiamo all’unita e all’indipendenza dell’Italia. Proprio Minisini realizzò tre busti marmorei sistemati a Udine, Gorizia e Trieste.
Quello esposto porta nella base la scritta “Alma sdegnosa”, in quanto raffigura Dante nell’atto di voltarsi con la fronte corrucciata come contro un nemico. Il riferimento e all’episodio in cui il Poeta, accompagnato da Virgilio, ha un moto di sdegno contro Filippo Argenti, cavaliere fiorentino di grande prepotenza nemico di Dante.La mostra “La città murata e oltre nel segno di Dante” è visitabile fino a domenica 7 novembre:mercoledì 10-13venerdì 16-19sabato e domenica 10-13 / 16-19Apertura straordinaria Lunedì 1 novembre con orario 10-13 /16-19.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni