PORDENONE – Un’occasione unica per riflettere sul valore della speranza e sulla pace in un mondo ancora segnato dalla violenza e dai conflitti. Sabato 8 marzo 2025, alle 17.30, verrà inaugurata presso i Nuovi Spazi Sala Pizzinato di via Concordia la mostra fotografica “Ulica Titova 29. Immagini dalla guerra”, un percorso espositivo che invita a guardare negli occhi la tragedia della guerra attraverso gli scatti di Gaetano De Faveri. La mostra è promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone e rientra tra le iniziative dell’Anno Giubilare “Pellegrini di Speranza”, che celebra il Giubileo 2025. L’esposizione sarà visitabile fino al 24 aprile 2025 con ingresso libero.
Un viaggio nel cuore della guerra
La mostra si concentra sul dramma della guerra nella ex Jugoslavia, con immagini che raccontano le cicatrici lasciate dai conflitti degli anni ’90. Le fotografie di De Faveri sono un viaggio nel cuore della devastazione, da Bosansko Grahovo a Sarajevo e Mostar, e sono il frutto del suo viaggio nel 2010. Ogni scatto, potente e coinvolgente, parla di distruzione, morte e sofferenza, ma anche di una speranza che, nonostante tutto, persiste. Il fotografo ha saputo immortalare la devastazione con uno sguardo lucido e riflessivo, che trasmette il dramma in tutta la sua cruda realtà. Ogni immagine è un invito a riflettere su ciò che significa la guerra e sul suo impatto sull’umanità, ponendo interrogativi che rimangono dolorosamente attuali anche oggi.
Il significato profondo della mostra
Il motto del Giubileo 2025, “La speranza non delude, spes non confundit”, si intreccia con il percorso della mostra, che non si limita a documentare la tragedia del conflitto, ma invita anche alla riflessione e alla speranza. Come spiega Orioldo Marson, direttore della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone, questa mostra è una chiamata all’azione: è vero che i governi devono muoversi per promuovere la pace, ma anche noi, come cittadini, dobbiamo essere testimoni di pace. Solo così si potrà sperare nella risoluzione dei conflitti che affliggono il mondo. In un tempo segnato da guerre sanguinose, il progetto si fa portavoce di un messaggio di speranza, invitando tutti a riflettere sull’importanza di una pace che nasce prima nei cuori di ciascuno.
La presentazione della mostra
L’inaugurazione, che si terrà sabato 8 marzo alle 17.30, vedrà gli interventi del vescovo di Pordenone Mons. Giuseppe Pellegrini e del curatore della mostra Giancarlo Pauletto, con il supporto del Museo Diocesano di Arte Sacra e la Casa dello Studente Antonio Zanussi. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, e resterà chiusa la domenica e durante il weekend di Pasqua, dal 19 al 21 aprile 2025.
Le immagini raccontano la guerra
Le 24 fotografie in mostra raccontano scene di rovina e desolazione, ma anche momenti di vita che si insinuano in mezzo alla distruzione, come il gatto che appare in una delle immagini, l’unica figura vivente che non sembra respingere la desolazione che lo circonda. Tra i temi centrali della mostra c’è l’ineluttabilità della guerra, un ciclo senza fine che, come afferma Giancarlo Pauletto, la specie umana non riesce a fermare, nonostante le tragiche lezioni del passato. Le immagini, che rivelano una straordinaria profondità, spingono lo spettatore a riflettere su come ogni guerra, purtroppo, possa sembrare una continuazione della precedente, seguita dalle stesse devastazioni.