TRIESTE โ Torna in scena a Trieste lโemozionante opera di Luis Bacalov, โEstaba la madreโ, uno Stabat Mater laico: la passione non della madre di Gesรน, ma delle madri dei desaparecidos argentini, che hanno sofferto un dolore altrettanto insopportabile. Comโรจ noto, la partitura in atto unico โ con prologo, 7 scene ed epilogo – del grande compositore รจ stata concepita per ricordare le vittime del regime militare che prese il potere in Argentina nel marzo โ76. Gli oppositori del regime venivano sistematicamente sequeยญstrati e di loro non si avevano piรน notizie, diventavano cosรฌ i โDesaparecidosโ, ammucchiati e irrintracciabili in campi di concentraยญmento clandestini. Fu grazie ad un gruppo di madri delle vittime dei sequestri, โle Madri di Plaza de Mayoโ alla ricerca dei loro figli scomparsi, che il mondo conobbe quegli orrori. Martedรฌ 9 luglio 2019, alle 21.00 a Trieste in Piazza Verdi, โEstaba la madreโ sarร di scena nella produzione allestita in partnership dal Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e dal Conservatorio S. Cecilia di Roma, per la regia di Isabel Russinova, su libretto di Carlos Sessano e Sergio Bardotti. Lo spettacolo rientra nella programmazione di Trieste Estate ed รจ proposto dall’Assessorato Pari Opportunitร del Comune di Trieste in collaborazione con l’Associazione Culturale Graia nellโambito del progetto รจ L.E.I. – Legalitร Eguaglianza Identitร , con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunitร e la collaborazione di Amnesty International. La partnership tecnica รจ della Casa della Musica โ Scuola 55. Ingresso libero, info www.conts.it
Nel cast gli artisti Moe Iwasaki (Sara, madre ebrea di Josele), Federica Tuccillo (Juana, maestra di scuola), Won Wooyeon (Angela, madre di prete operaio), Giacomo Balla (Primo generale e narratore), Niu Tian (terzo generale) e Stella Alonzi (una madre). Al pianoforte Andrea Virtuoso e alla fisarmonica Mitja Tull. In scena anche il Coro composto da Stella Alonzi, Gioia Rossetti, Won Wooyeon, Moe Iwasaki,Yonseoo Kim, Fedeยญrica, Tuccillo, Hao Dezheng, Ling Han Fei, Giacomo Balla, Seong Dong Yeol, Chihiro Hachiya, Niu Tian, Sangjin Jang, Giacomo Balla.
La scelta registica di Isabel Russinova ha assecondato il carattere oratoriale dellโopera e restituirร al pubblico la veritร , la brutalitร e la rappresentazione del dolore non atยญtraverso la bellezza delle forme, ma nellโessenzialitร del contenuto, secondo i poยญstulati del teatro di Brecht. Allo stesso tempo, cercherร di accentuare lโimplicazione universale del dramma argentino; affinchรฉ Estaba la Madre trascenda il contesto storico immediato e si converta in una specie di oratorio laico capace di rifletteยญre il dolore di tutte le madri del mondo che hanno sofferto la perdita dei loro figli. La fusione perfetta fra musica classica e la musica urbana di Buenos Aires alimenta una impeccabile e suggestiva scrittura musicale: il bandoneon, trasformato in strumento fondamentale, suona come il claviยญcembalo di Bach. La corrispondenza fra sacro e profano รจ sottolineata, ovviamente, dal riferimento allo Stabat Mater di Pergolesi, una comparazione che sembra essere sostenuta dalla propria storia. In qualunque modo appare evidente che portare in scena la maggiore tragedia di tutta la storia argentina comporta una grande sfida. Il canto delle quattro madri esprime in modi diversi il sentimento che le ha attraversato: prima lo stupore davanti allโaccaduto e la brutaยญle perdita, poi la rabbia che si trasforma in lotta, piรน tardi la richiesta di giustizia, di chiarezza e castigo. Un dolore paragonabile a quellp della Vergine Maria durante la deposizione di Cristo dalla Croยญce: madri, tuttavia, che non hanno neppure ricevuto un corpo da piangere e seppellire. Nellโepilogo, il pianto comune della Vergine Maria, di Maria Maddalena e di tutte le maยญdri offre una invocazione collettiva alla speranza. Esprime lโanelito affinchรฉ mai piรน torni a ripetersi quello che รจ accaduto, solo un preciso impegno civile potrร tracciare il cammino della redenzione.