SAN GIORGIO DI NOGARO, 5 ottobre 2024 – Durante il convegno “I porti turistici nella Blue economy”, l’assessore alle Attività produttive e turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, ha annunciato l’approvazione del nuovo disegno di legge “Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale”. Questo rappresenta il primo provvedimento specificamente dedicato al settore della nautica da diporto in Italia e entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025.
Potenzialità del settore nautico
Bini ha sottolineato l’importanza del Friuli Venezia Giulia nel panorama nautico italiano, evidenziando che la regione vanta 96 chilometri di costa e 15.562 posti barca, rendendola il porto turistico più grande d’Italia. Il settore nautico è in forte sviluppo e presenta grandi potenzialità turistiche. “È fondamentale porre le basi normative e finanziarie affinché gli operatori possano adattarsi rapidamente alle nuove tendenze del mercato, sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica,” ha dichiarato l’assessore.
Risorse economiche e opportunità
L’importante iniziativa legislativa è stata elaborata in collaborazione con vari stakeholder e associazioni di categoria, e porterà significative risorse economiche al comparto. Per il biennio 2025-2026 sono già stati stanziati 2,4 milioni di euro, una dotazione finanziaria che si prevede di incrementare in futuro. “Siamo certi che gli operatori sapranno cogliere questa opportunità,” ha aggiunto Bini, sottolineando come il comparto nautico abbia registrato un forte incremento, soprattutto dopo la pandemia.
Dati sul settore
Il Friuli Venezia Giulia si distingue per il più alto tasso di densità di posti barca in relazione alla fascia costiera. La proprietà di questi posti è prevalentemente di italiani, seguiti da tedeschi, austriaci e, in misura minore, da provenienti dall’Est Europa e dall’Inghilterra. Secondo i dati della rete Fvg Marinas, che comprende 21 dei 25 porti turistici della regione, il 61% dei diportisti è italiano, il 20% austriaco e il 14% tedesco.
In base ai dati del Censis, ogni 3,8 imbarcazioni genera un posto di lavoro, portando a una stima di circa 2.000 posti di lavoro nell’intera rete delle 25 marine regionali, di cui 270 alle dipendenze dirette, 1.230 per attività correlate e 500 occupati nel territorio.
Riconoscimenti e iniziative
Durante l’evento, è stata menzionata l’iniziativa “Blue Marina Awards”, che riconosce i migliori porti e approdi turistici, con il Rina come ente tecnico. Questo convegno è parte di una serie di appuntamenti lungo lo Stivale per esplorare come i porti turistici possano diventare catalizzatori per lo sviluppo sostenibile e generatori di benessere e ricchezza.