Pieno appoggio dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ad una stretta ai cortei No pass.
“Se è davvero così, stappo lo champagne” dice in un’intervista al Corriere della Sera.
L’idea è di consentire solo le manifestazioni statiche in un luogo definito: “Magari, li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi” commenta. Se fosse al governo, Dipiazza farebbe “come ai tempi delle Brigate Rosse: leggi speciali. Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi“.
Il sindaco riconosce il diritto di manifestare, “ma con dei limiti. E il limite maggiore – spiega – è il diritto degli altri alla salute e al lavoro. E queste continue manifestazioni lo violano, come dimostra il focolaio fra i manifestanti”. A livello locale, “stiamo pensando a nuove misure. Dobbiamo anche tener conto che una parte della città si sta ribellando: ci sono 60mila firme favorevoli al Green pass. Sono moltissime, è la stragrande maggioranza della gente”.
Con la pandemia in città va “malissimo. Io non voglio più zone gialle, arancioni, rosse e chiusure. Non è possibile che un’intera città venga rovinata da quattro deficienti”.
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