Il tema della non autosufficienza è emerso come uno dei problemi più urgenti da affrontare nel panorama delle risposte ai bisogni di salute, durante il 12° congresso della Federazione Nazionale Pensionati (FNP) Cisl FVG, in corso a Cervignano. Con circa un centinaio di delegati presenti per rinnovare le cariche, il congresso ha visto l’intervento dell’Assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, che ha sottolineato l’importanza di affrontare questo tema, poiché il Friuli Venezia Giulia è la regione più anziana d’Italia e, tra vent’anni, metà della popolazione supererà i 65 anni.
Il futuro della non autosufficienza in Friuli Venezia Giulia
L’assessore regionale ha evidenziato come la non autosufficienza sia una questione di primaria importanza. Attualmente, il Friuli Venezia Giulia ha tre volte i posti letto degli ospedali dedicati alla non autosufficienza. Tuttavia, la sfida per il futuro è destinata ad aumentare, considerando che l’invecchiamento della popolazione richiederà soluzioni innovative per garantire assistenza a un numero sempre crescente di anziani.
La proposta di domiciliarizzazione
Uno degli aspetti chiave emersi durante il congresso è l’importanza della domiciliarizzazione per gli anziani. Oltre a garantire posti letto nelle strutture dedicate, il sindacato ha sollecitato la Regione a sostenere fermamente l’assistenza domiciliare, consentendo alle famiglie di prendersi cura dei propri cari a casa, senza ridurre la qualità dei servizi. In particolare, è stato richiesto che le risorse destinate alle strutture vengano equamente distribuite anche per il sostegno domiciliare, includendo servizi essenziali come fisioterapia e assistenza infermieristica.
L’integrazione dei servizi e il ruolo del sistema pubblico
Il sistema pubblico dovrebbe continuare a definire, attraverso un budget di salute, i bisogni dell’anziano e delle sue famiglie, mettendo a disposizione una rete di servizi accreditati che rispondano a queste necessità. Ciò implica un sistema di integrazione tra ospedale, distretto, geriatrie, e medici di base, affinché l’assistenza sia continuativa e di qualità.
Le prospettive future
L’assessore ha ribadito la necessità di accelerare le scelte politiche in favore di questa linea, garantendo che la spesa per l’abbattimento delle rette per i 11.000 posti letto nelle 160 strutture del FVG (di cui già 8.000 usufruiscono dell’abbattimento retta) non diminuirà. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di rendere strutturali le sperimentazioni per la domiciliarità e di investire nella costruzione di livelli intermedi di non autosufficienza, che possano rispondere a bisogni specifici tra l’ospedale e la casa, con un bacino potenziale di circa 3.000 persone.